Alessandra Todde rischia la decadenza in Regione Sardegna, respinto il ricorso: l'ultima parola al Consiglio
Respinto dal tribunale di Cagliari il ricorso di Alessandra Todde: il Consiglio regionale deciderà sulla decadenza da presidente della Regione Sardegna
Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, è sempre più vicina alla decadenza dalla carica. Il Tribunale civile di Cagliari ha infatti respinto il suo ricorso contro l’ordinanza del Collegio regionale di garanzia elettorale, che contestava irregolarità nelle spese elettorali sostenute durante la campagna per le regionali del 2024. Ora la decisione definitiva spetta al Consiglio regionale, che potrà confermare o annullare la decadenza.
- Le accuse sulle spese elettorali di Alessandra Todde
- La sentenza del tribunale sulla decadenza
- Todde: “Andiamo avanti, impugneremo la sentenza”
- Il commento del centrodestra sulla Regione Sardegna
- Attesa per la Corte costituzionale
Le accuse sulle spese elettorali di Alessandra Todde
Come riporta La Nuova Sardegna, il provvedimento del Collegio, adottato il 20 dicembre 2024 e notificato a inizio gennaio, contesta alla presidente di non aver aperto un conto corrente dedicato alla campagna e di non aver nominato un mandatario elettorale.
Due violazioni considerate rilevanti per la trasparenza dei finanziamenti. La conseguenza, in caso di conferma, sarebbe non solo la decadenza da consigliera regionale, ma anche la caduta dell’intero Consiglio regionale e nuove elezioni.
Fonte foto: ANSA
Alessandra Todde
La sentenza del tribunale sulla decadenza
Secondo la sentenza del tribunale di Cagliari, depositata lunedì, “non spetta al giudice ordinario pronunciarsi sulla decadenza”, che è una competenza esclusiva del Consiglio regionale.
Il rigetto del ricorso, però, conferma la validità formale dell’ordinanza-ingiunzione. Le spese del giudizio sono state compensate tra le parti, viste la complessità della vicenda e l’assenza di precedenti giurisprudenziali chiari.
Todde: “Andiamo avanti, impugneremo la sentenza”
Todde ha annunciato che impugnerà la decisione e ha sottolineato come la Corte dei Conti e la Procura della Repubblica di Cagliari non abbiano riscontrato irregolarità. “Le spese sono state sostenute dal comitato, non da me”, ha ribadito la governatrice, che rimane al suo posto fino alla pronuncia finale del Consiglio.
“Continuiamo a lavorare per la Sardegna”, ha dichiarato, sottolineando che il suo operato resta legittimo.
Il commento del centrodestra sulla Regione Sardegna
Le opposizioni non hanno esitato a chiedere le dimissioni immediate di Todde. “Una legislatura mai nata è giunta al termine”, ha detto Paolo Truzzu (FdI).
Per Forza Italia, il rigetto del ricorso sancisce la fine politica e giuridica dell’esperienza Todde, mentre altre forze di centrodestra parlano di “accanimento terapeutico” e invocano il ritorno alle urne.
Attesa per la Corte costituzionale
Il prossimo 9 luglio la Corte costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi su un altro ricorso presentato da Todde, relativo alla possibile inapplicabilità della legge nazionale nelle Regioni a statuto speciale, come la Sardegna. Anche questa sentenza potrebbe cambiare il destino istituzionale della governatrice.
