Donald Trump minaccia Apple con dazi al 25%, pretende che siano prodotti negli Usa: il titolo crolla in Borsa

Donald Trump è tornato a minacciare Apple di dazi per farle riportare la produzione degli iPhone negli Usa

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato Apple, intimando all’azienda di riportare la produzione dei propri dispositivi negli Stati Uniti, per non subire dazi su misura del 25% su iPhone, iPad e computer, che a oggi vengono fabbricati in Cina.

La minaccia di Trump ad Apple

Donald Trump è tornato a minacciare un’azienda americana che fabbrica i propri prodotti all’estero. Il presidente degli Usa ha intimato all’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, di riportare la produzione degli iPhone negli Stati Uniti.

Gli iPhone vengono prodotti in Cina da oltre 15 anni. Dopo l’imposizione di dazi al 145% sulle importazioni cinesi da parte di Trump, quelli che ora il presidente degli Usa ha revocato dopo le pressioni di Pechino, Apple ha iniziato a pensare all’India come nuova base per la produzione dei propri dispositivi.

Trump ha minacciato che se Apple non riporterà al più presto la produzione di iPhone negli Usa, i prodotti dell’azienda importati negli Stati Uniti saranno colpiti da dazi di almeno il 25%.

Il presidente degli Stati Uniti è anche tornato a parlare dell’Unione europea, sostenendo che le trattative per evitare i dazi non stanno portando a una soluzione. Trump ha minacciato dazi del 50% a partire dal 1° giugno.

Il titolo di Apple crolla in Borsa

Le azioni di Apple alla Borsa di New York sono crollate, in conseguenza alle dichiarazioni di Trump, del 3,78%, in un’apertura di giornata comunque negativa per i titoli tecnologici americani.

Anche se Apple non fornisce cifre precise sulle vendite nei singoli Paesi del mondo, si stima che ogni anno vengano venduti negli Usa circa 50 milioni di iPhone.

Donald Trump Apple dazi titolo BorsaFonte foto: ANSA
Tim Cook, Ceo di Apple, seduto dietro a Donald Trump

Si tratta di più del 25% dei 231 milioni di telefoni che Apple vende nel mondo all’anno, una percentuale molto significativa, che rischierebbe si subire la concorrenza di altre marche nel caso in cui i prezzi dovessero aumentare per via dei dazi.

Quanto costerebbe un iPhone made in Usa

Gli esperti concordano sul fatto che riportare la produzione di iPhone negli Stati Uniti non sia un’opzione per Apple. I problemi sarebbero moltissimi, dalla mancanza di fornitori al costo del lavoro, fino alla logistica. Spostare anche solo il 10% delle linee negli Usa, avrebbe un costo miliardario, secondo un’analisi di Cnbc.

Inoltre, l’altissimo costo del lavoro negli Stati Uniti, dove lo stipendio mediano è di quasi 70mila dollari all’anno, causerebbe un aumento estremo del prezzo degli iPhone.

Cnn, al termine di un’analisi elaborata ad aprile, quando Trump aveva cominciato a fare pressione su Apple perché riportasse la produzione di iPhone negli Usa, aveva stimato che un iPhone made in Usa sarebbe costato al consumatore finale 3.500 dollari.

trump-apple Fonte foto: ANSA