Giornalista Rai Marco Frittella nel caos per il post contro la Russia, la replica e la richiesta di Zakharova
Il giornalista della Rai, Marco Frittella, nella bufera per un suo post contro la Russia: aveva invocato un missile contro il Cremlino
Bufera su Marco Frittella, storico giornalista della Rai che, in un post su X, aveva invocato un missile sul Cremlino. Immediata la reazione dalla Russia: la portavoce del ministero degli esteri, Maria Zakharova, ha chiesto scuse ufficiali e l’intervento del governo italiano per la gravità delle parole di una persona che “rappresenta la radiotelevisione di Stato”.
- La Russia contro Marco Frittella
- Il post che ha fatto infuriare il Cremlino
- Chi è il giornalista della Rai e le minacce da Mosca
La Russia contro Marco Frittella
Un post sul social network X di Marco Frittella ha generato un caso diplomatico. Il giornalista della Rai si è scagliato contro il Cremlino, quasi invocando un missile che potesse colpire l’edificio e chi, in quel momento, lo popolava.
Scontata la replica da Mosca da dove hanno risposto a tono e hanno richiesto provvedimenti rapidi e interventi anche del Governo per una questione che non ritengono ancora chiusa, nonostante la cancellazione del post incriminato.
IPA
Il post che ha fatto infuriare il Cremlino
Tutto comincia a metà giugno quando sul profilo di Marco Frittella, direttore della Comunicazione e Relazioni istituzionali di RaiCom, compare un post che fa subito discutere. Facendo riferimento alla possibile presenza a Mosca di Vladimir Putin, Bashar al Assad e Ali Khamenei, il giornalista scrive: “Basterebbe un missile ben piazzato. Mi dispiacerebbe solo per le cupole del Cremlino“.
Frittella si dissocia ben presto dal messaggio, tanto da cancellarlo dopo qualche ora. Inoltre aggiunge un nuovo post nel quale denuncia di essere stato preso di mira da qualche hacker. “Il mio profilo X sta subendo delle violazioni: qualcuno sta commentando e lanciando messaggi a mio nome. Mi dissocio da quanto pubblicato qui. Chi mi conosce sa bene che per me la PACE è un valore assoluto, e voglio che questo messaggio arrivi forte e chiaro a tutti”, scrive intorno alle ore 8 del 15 giugno.
“In riferimento alla vicenda del tweet comparso sul mio profilo X e a me attribuito mi preme spiegare che quel tweet è il risultato di una violazione del mio account operata da ignoti e su cui ho presentato una denuncia ai Carabinieri“, aveva poi aggiunto. Il suo primo post però aveva campeggiato per alcune ore ed era diventato virale, fino ad arrivare in Russia dove, prontamente, hanno chiesto spiegazioni.
Chi è il giornalista della Rai e le minacce da Mosca
La portavoce del ministero russo degli esteri, Maria Zakharova, citata dall’agenzia Tass dopo un briefing con i giornalisti, ha contrattaccato e ha sottolineato come Mosca si aspetti delle scuse ufficiali dalla Rai. “Non solo. Penso che anche rappresentanti ufficiali italiani dovrebbero parlare e dire che questa non è la norma per l’Italia. Questo è un comportamento sfrenato. Il post è stato cancellato dopo alcune ore, perché ci sono state tali critiche e proteste tra la gente contro questa logica mostruosa che, apparentemente, è diventato imbarazzante, o pauroso, o spiacevole“, dice.
“Non consideriamo chiuso questo incidente, perché può essere classificato come un reato, così come un appello pubblico a attività estremiste, o un appello pubblico a atti terroristici, una giustificazione pubblica del terrorismo o propaganda del terrorismo. Questo mostra che la situazione della libertà di parola in Italia ha raggiunto uno stadio veramente spaventoso“, ha chiosato.
Nato il 12 luglio 1958 a Orte, in provincia di Viterbo, Marco Frittella è un noto giornalista. Durante la sua lunga carriera, è stato capo ufficio stampa del gruppo parlamentare della Democrazia Cristiana alla Camera dei Deputati, inviato a Berlino seguendo il crollo del muro, quirinalista durante la presidenza di Francesco Cossiga e, dal 1993, è alla Rai. Ha lavorato al Tg1, ha condotto il programma “Unomattina” ed è stato direttore di Rai Libri. Vanta anche diverse esperienze da professore di giornalismo.
