Killer delle escort Vasile Frumuzache, ci sono altre 5 vittime? La sua frase fa scattare le ricerche

È agli atti la frase che Vasile Frumuzache avrebbe detto a dei detenuti, riferendosi al caso delle escort di cui ha ammesso gli omicidi

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Vasile Frumuzache, il killer delle escort Denisa e Ana Maria Andrei, era nella sua cella quando gli è stato lanciato dell’olio bollente. Alcuni detenuti hanno raccontato che il gesto sarebbe nato in risposta a una frase provocatoria che il vigilante avrebbe pronunciato, ovvero “ce ne sono anche altre“. La frase è ora stata messa agli atti.

La frase del killer delle escort

Nel carcere di Prato, il cugino di Ana Maria Andrei, anche lui detenuto, ha lanciato dell’olio bollente sul viso di Vasile Frumuzache, la guardia giurata che ha confessato di avere ucciso le due escort romene.

L’incontro è avvenuto nella sezione detenuti comuni, in un’area in cui le celle vengono lasciate aperte, e dove Frumuzache non sarebbe dovuto essere.

Un frame del video dell'arresto di Vasile FrumuzacheFonte foto: ANSA

Un frame del video dell’arresto di Vasile Frumuzache

Come riporta Il Corriere della Sera, alcuni detenuti hanno dichiarato che il gesto sarebbe stato la conseguenza della frase di Frumuzache: “ce ne sono anche altre“.

Queste parole lascerebbero intendere che la guardia giurata possa aver ucciso altre donne.

La frase è finita ora agli atti dell’inchiesta della Procura di Prato, mentre le indagini sembrano dirigersi sulla pista del serial killer.

È stata chiesta l’acquisizione dei tabulati telefonici di Frumuzache degli ultimi sette anni.

Gli indizi su altre vittime

Oltre alla frase, ci sarebbero indizi trovati nella perquisizione nella casa della guardia giurata di Monsummano che fanno propendere per altre vittime.

Si punta a analizzare i casi di donne scomparse nelle zone frequentate da Frumuzache, sicuramente in Toscana ma la ricerca potrebbe estendersi anche in Sicilia dove abita parte della famiglia, in provincia di Trapani.

Nella prima regione sarebbero almeno 5 le donne di cui negli ultimi 5 anni si sarebbero perse le tracce nel mondo della prostituzione.

Dall’esame sul traffico telefonico della guardia giurata potrebbero emergere nomi di vittime scomparse come è successo con la sim telefonica di Ana Maria Andrei, riattivata la sera del 15 maggio 2025 mentre stava per essere uccisa Denisa a Prato.

Le indagini su Frumuzache

Gli inquirenti stanno passando al vaglio le confessioni di Frumuzache per riscontrare lacune o omissioni.

Nell’omicidio di Denisa non torna il suo racconto con l’assenza totale di sangue dalla camera del residence dove avevano avuto un rapporto sessuale a pagamento.

Lui avrebbe detto di averla strangolata e decapitata nella stanza, ma non ci sono tracce di sangue né apparenti segni di pulitura.

Sul delitto nel residence si affaccerebbe l’ipotesi di complici che potrebbero aver aiutato il killer nelle azioni di trasporto e soppressione del cadavere. Un “vuoto” nella videosorveglianza suggerirebbe la possibilità di altri attori nel caso.

Il killer delle escort Fonte foto: ANSA
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