Madre e figlia trovate morte a Villa Pamphili, l'esito dell'esame tossicologico: nessuna traccia di eroina
Vanno avanti le indagini su madre e figlia trovate morte a Villa Pamphili a Roma: l'esame tossicologico non ha rivelato tracce di stupefacenti
Continuano le indagini per fare luce sul giallo di Villa Pamphili a Roma. Dopo il test del Dna, che ha confermato che la donna e la bimba trovate morte sono madre e figlia, sono arrivati anche i primi risultati dell’esame tossicologico. Dalle analisi è emerso che la donna non faceva uso di sostanze stupefacenti, almeno di quelle più comuni come l’eroina.
- Villa Pamphili, l'esito dell'esame tossicologico
- Cosa sappiamo di madre e figlia trovate morte
- Le segnalazioni
Villa Pamphili, l’esito dell’esame tossicologico
Non faceva uso di droghe la donna di circa 30 anni trovata morta sabato 7 giugno nel parco di Villa Pamphili a Roma, a poca distanza dal corpo della figlia di appena sei mesi.
O almeno di quelle più comuni, come l’eroina. È quanto emerge, riporta Ansa, dai primi risultati degli esami tossicologici effettuati nell’ambito dell’autopsia sul cadavere della donna.
Fonte foto: ANSA
Le verifiche proseguiranno con altre analisi più approfondite per verificare l’eventuale presenza nel corpo della donna di altri tipi di sostanze stupefacenti.
Intanto gli inquirenti hanno inviato le impronte digitali e il profilo Dna alle banche dati estere nel tentativo di darle un nome, dopo che quelle italiane non hanno fornito risultati.
Cosa sappiamo di madre e figlia trovate morte
Secondo quanto emerso, la bimba sarebbe stata uccisa, forse strangolata, alcuni giorni dopo la morte della madre. Sul corpicino sono stati trovati segni di soffocamento e altri lividi riconducibili a botte subite.
Mentre è ancora tutta da chiarire la causa del decesso della madre: sul corpo non sono stati trovati segni di violenza. E l’esito dell’esame tossicologico tenderebbe a escludere l’ipotesi dell’overdose.
Parallelamente vanno avanti le indagini per identificare madre e figlia.
Inizialmente si era ipotizzato che la donna potesse essere una dei senza fissa dimora che frequentano il parco di Villa Pamphili, ma alcuni elementi emersi dall’esame del corpo sembrano in contrasto con questa ipotesi.
Il Corriere della Sera scrive infatti dell’aspetto curato della donna: aveva le unghie laccate, coperte di smalto ben steso, e le gambe depilate con cura.
Le segnalazioni
Inoltre gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Roma stanno svolgendo verifiche sulle segnalazioni arrivate dopo che sono state diffuse le immagini dei tatuaggi presenti sul corpo della donna.
Si tratta di quattro disegni: una collana di fiori, uno scheletro con una tavola da surf, due uccelli, un pipistrello.
L’attenzione degli investigatori si starebbe concentrando su due segnalazioni in particolare.
Al vaglio c’è il racconto di una donna che afferma di avere visto venerdì sera – il giorno prima del ritrovamento dei corpi – un uomo con una bambina in braccio non lontano dal punto in cui è stata trovata la piccola.
C’è poi una testimonianza simile fornita da tre minorenni che hanno detto di aver visto un uomo con in braccio un fagotto aggirarsi tra i viali del parco, sempre nella giornata di venerdì.
