Morte di Bruno Sette a Porto Viro vicino Rovigo, indagato il figlio: sequestrati gli indumenti e l'automobile
Svolta nelle indagini sulla morte di Bruno Sette a Porto Viro (Rovigo): il figlio 46enne è indagato per omicidio preterintenzionale
Le indagini sulla morte di Bruno Sette, il 76enne rinvenuto cadavere nella sua abitazione di Porto Viro (Rovigo), sono arrivate a una prima svolta: la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo a nome del figlio. Quest’ultimo, 46 anni, è indagato per omicidio preterintenzionale.
Indagato il figlio di Bruno Sette
Sabato 24 maggio è arrivata la prima svolta nelle indagini sulla morte di Bruno Sette: la Procura ha iscritto il nome del figlio nel registro degli indagati.
L’uomo, un 46enne che lavora come pizzaiolo, è ora indagato per omicidio preterintenzionale. Lo ha reso noto il procuratore capo di Rovigo Manuela Fasolato, come riporta il Corriere della Sera.
Fonte foto: © 2024 OpenMapTiles | © 2024 OpenStreetMap contributors | © 2024 TomTom | Tuttocittà
Secondo il Corriere gli inquirenti avrebbero disposto il sequestro degli indumenti, dell’automobile e altri effetti personali. Fanpage scrive che secondo le prime ipotesi il 76enne potrebbe essere morto a seguito di una colluttazione con il figlio durante la quale potrebbe aver perso la vita dopo essere caduto sbattendo la testa.
I dettagli, le dinamiche e l’eventuale movente sono al vaglio degli inquirenti che non escludono altre ipotesi. Fanpage aggiunge che il 46enne indagato sarebbe già noto alle forze dell’ordine.
La morte nel vialetto della sua abitazione
I fatti risalgono all’alba di venerdì 23 maggio, quando il corpo di Bruno Sette, ex autotrasportatore di 76 anni, è stato rinvenuto in un vialetto della sua villetta in via Turati, in posizione supina, con diverse ferite alla testa.
Secondo gli ultimi aggiornamenti il 76enne presenterebbe almeno sette ferite sul capo che gli inquirenti ritengono come possibili cause del decesso. L’allarme era stato lanciato da alcuni parenti che avrebbero dato l’allarme. Il sangue era presente anche sul vialetto e sui vestiti dell’anziano.
Chi era la vittima
Bruno Sette era noto come “Buro” tra gli amici, e viveva Porto Viro (Rovigo). Da anni era separato dalla moglie e dal loro matrimonio erano nati tre figli: uno di essi è un autotrasportatore, una figlia lavora in una nota agenzia di viaggi e il primogenito, il 46enne indagato, lavora come pizzaiolo a Chioggia.
Per il momento l’indagato rimane a piede libero.
