Padre e figlio denunciati a San Marzano, nell'officina la moto rubata al poliziotto

Padre e figlio denunciati per ricettazione a San Marzano di S.G.: scoperta officina abusiva con moto rubata grazie a un rilevatore satellitare.

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Padre e figlio sono stati denunciati per ricettazione dopo il ritrovamento di una moto rubata all’interno di un’officina abusiva a San Marzano di San Giuseppe (Taranto). L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato nella giornata di ieri, a seguito della segnalazione di un agente fuori servizio che ha localizzato il proprio veicolo sottratto grazie a un rilevatore satellitare. Le indagini sono ancora in corso per verificare la provenienza di altre motociclette trovate sul posto.

La segnalazione e l’intervento della Polizia

Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, tutto ha avuto inizio quando un poliziotto, libero dal servizio, ha notato tramite un sistema di localizzazione satellitare che la sua moto, rubata la settimana precedente, si trovava in una zona del comune di San Marzano di S.G.. L’agente ha immediatamente informato il personale del Commissariato di Grottaglie, che si è attivato per recuperare il mezzo e individuare i responsabili del furto e della successiva ricettazione.

Il sospetto sull’officina già nota alle forze dell’ordine

Gli investigatori hanno concentrato le loro attenzioni su un’autofficina della zona, già oggetto di controlli nel settembre dell’anno precedente. In quell’occasione, il personale della Polizia Stradale di Taranto aveva riscontrato che l’attività era completamente priva di autorizzazioni e aveva proceduto alla chiusura dei locali, apponendo i sigilli per esercizio abusivo dell’attività di autoriparazione.

L’ispezione e la scoperta della moto rubata

Gli agenti hanno atteso l’arrivo del titolare dell’officina, un uomo di 58 anni residente in zona, per dare il via a un’ispezione accurata dei locali. Durante il controllo, all’interno di un capannone, è stata rinvenuta la moto rubata, parzialmente smontata e priva di targa. Il titolare non è riuscito a fornire spiegazioni convincenti sulla presenza del veicolo, che appariva già “cannibalizzato” per il recupero di pezzi di ricambio.

Componenti smontati e altri materiali sospetti

Accanto alla moto, i poliziotti hanno trovato un cartone contenente tutti i componenti smontati del veicolo. L’ispezione ha permesso di individuare anche numerose altre moto, pezzi di ricambio, un banco da lavoro ben attrezzato, tute e caschi da motociclista. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro per ulteriori accertamenti.

La denuncia e le indagini in corso

Al termine delle operazioni, padre e figlio – rispettivamente di 58 anni e 28 anni – sono stati denunciati in stato di libertà con l’accusa di ricettazione in concorso. Sono in corso ulteriori verifiche su tutte le moto rinvenute all’interno dell’officina per accertarne la provenienza e stabilire se siano anch’esse oggetto di furto o di altri reati correlati.

Il principio di innocenza

Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, si ricorda che per entrambi gli indagati vige il principio di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva. Le indagini proseguono per chiarire tutti gli aspetti della vicenda e individuare eventuali ulteriori responsabilità.

Il contesto territoriale e i precedenti

L’episodio si inserisce in un contesto già noto alle forze dell’ordine, che nel recente passato avevano già individuato attività illecite nella stessa zona. La chiusura dell’officina abusiva di San Marzano di S.G. nel settembre scorso aveva rappresentato un primo passo nella lotta contro le attività di ricettazione e furto di veicoli. Tuttavia, il recente ritrovamento dimostra come il fenomeno sia ancora presente e richieda costante attenzione da parte delle autorità.

Le tecnologie al servizio delle indagini

Un ruolo fondamentale nella risoluzione del caso è stato svolto dalla tecnologia: il rilevatore satellitare installato sulla moto ha permesso di localizzare con precisione il veicolo rubato e di indirizzare le indagini verso l’officina sospetta. Questo episodio conferma l’importanza dei sistemi di tracciamento per la prevenzione e il contrasto dei furti di veicoli.

Le prossime fasi dell’inchiesta

Le forze dell’ordine stanno ora esaminando la documentazione e i numeri di telaio delle altre moto trovate nell’officina, per verificare se siano anch’esse provento di furto o oggetto di ricettazione. Non si esclude che l’attività illecita possa avere ramificazioni più ampie sul territorio provinciale e regionale.

Collaborazione tra le forze di polizia

L’operazione ha visto la collaborazione tra il Commissariato di Grottaglie e la Polizia Stradale di Taranto, a conferma dell’importanza del lavoro sinergico tra le diverse articolazioni delle forze dell’ordine per il contrasto ai reati contro il patrimonio.

Polizia repertorio IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.