Villa Pamphili, Kaufmann aveva provato una truffa a Malta. “Aveva problemi, era un falso e non era al 100%”
Rexal Ford/Francis Kaufmann aveva provato una truffa a Malta ai danni del suo proprietario di casa: era dovuto intervenire un guardaspalle
Si continua a scavare nel passato di Francis Kaufmann, noto anche come Rexal Ford. Prima di arrivare a Roma con la compagna Anastasia Trofimova e la figlia Andromeda, trovate poi morte a Villa Pamphili, l’americano ha vissuto a Malta. Qui avrebbe tentato di truffare il suo proprietario di casa e, come testimoniato da chi l’ha conosciuto, era spesso in condizioni alterate dall’alcool.
- Francis Kaufmann e il tentativo di truffa a Malta
- L'incontro con Rexal Ford e le lacrime
- L'accusa e il quadro del presunto killer
Francis Kaufmann e il tentativo di truffa a Malta
Un nuovo testimone parla del passato di Rexal Ford, l’uomo arrestato in Grecia e accusato ora di duplice omicidio aggravato ai danni della compagna e della figlia. Si tratta di una sorta di guardaspalle che era stato assoldato dal proprietario di casa a Malta dell’uomo perché questi pareva non volesse pagare più l’affitto o quanto meno volesse una sorta di sconto.
Nel dicembre del 2024, l’americano infatti aveva provato a truffare l’affittuario e a sviare sulla questione del pagamento.
ipa
Immagini della zona dove sono stati trovati i due cadaveri
L’incontro con Rexal Ford e le lacrime
Il guardaspalle, intervistato da Repubblica, ha chiarito quindi il motivo per cui Kaufmann/Ford aveva deciso dopo quasi due anni di andare via dalla casa di Marsascala, a Malta, nel dicembre 2024. Chiamato dal proprietario di casa per dirimere la questione che era sorta, l’uomo aveva quindi incontrato il presunto killer una sola volta, nell’ottobre 2024.
In quel caso, come spesso capitava, Rexal Ford era ubriaco e diceva di essere un regista. “Si vedeva che aveva problemi“, confessa l’intervistato. “A settembre 2024, dopo un anno di affitto, aveva mostrato al proprietario degli articoli che parlavano della legge americana sugli affitti e gli aveva detto che stava pagando più del dovuto. O aveva un problema finanziario o voleva fare una truffa. Il proprietario lo ha visto più volte ubriaco e non voleva più averlo nella sua casa”, chiosa.
Alla notizia dello “sfratto”, il 46enne si è messo a piangere, dicendo di voler rimanere a Malta. Uno stallo che si è poi risolto il 5 dicembre quando ha lasciato le chiavi dell’appartamento sul tavolo, ha pagato e se n’è andato.
L’accusa e il quadro del presunto killer
Il quadro che il guardaspalle fa di Francis Kaufmann è quello di una persona con diversi problemi. “Quell’uomo non era al 100 per cento, lo prendevo un po’ in giro. Certo non mi aspettavo che arrivasse a fare queste cose. Il suo viso era quello di un alcolizzato ma non ridotto male come l’ho visto nelle ultime foto. Lì è proprio devastato. Non siamo rimasti in buoni rapporti, era un falso. Non ci ha detto cosa avrebbe fatto ma pare se ne fosse andato in Scozia. Forse poi è tornato ma non lo abbiamo più incontrato”, ha chiosato.
Della compagna e della figlia poi nessuna traccia. “Non l’ho mai visto in compagnia di una donna o di una bambina. E non ha mai fatto riferimento a loro”, dice. “Abbiamo saputo di una ragazza che si chiamava Stella perché il proprietario l’ha vista nell’appartamento quando è andato a riscuotere l’affitto. Poi abbiamo ricostruito che lei era andata a vivere da lui nell’ultimo periodo, prima che andasse via”, dice.
Francis Kaufmann si trova ora in carcere a Larissa, in Grecia. Ha chiesto di non essere portato in Italia ma negli Stati Uniti. In un primo momento era stato accusato dell’omicidio della bambina ma nelle ultime ore, nella seconda fase dell’indagine della Procura di Roma, l’accusa nei suoi confronti è quella di duplice omicidio aggravato. Oltre alla figlia Andromeda, avrebbe dunque ucciso anche la compagna Anastasia Trofimova. I pm ritengono che la ragazza possa essere stata da lui soffocata.
