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CURIOSITÀ 01 NOVEMBRE 2024

All’asta pezzi del Titanic e di altre navi fantasma: quanto costano

Christian Casale

Christian Casale

Giornalista e videomaker

Conduttore e giornalista con lunga esperienza in radio e televisione in ambito nazionale. Per professione e passione mi occupo di videomaking, con una particolare propensione alla post produzione. Amo la divulgazione e lo sport.

Esiste un legame apparentemente inspiegabile tra le persone e le navi che hanno fatto la storia, a maggior ragione se questa storia ha avuto un esito drammatico. Il fascino di tali imbarcazioni sopravvive al passare del tempo e va oltre il ricordo o la curiosità per le loro sorti.

Basti pensare al Titanic che, a partire dal film diretto da James Cameron nel 1998, ha affascinato e continua ad attrarre milioni di persone. Tutte le mostre sulle grandi imbarcazioni del passato fanno sempre registrare il tutto esaurito e richiamano un pubblico molto variegato, anche dal punto di vista anagrafico. Non tutti sanno che alcuni pezzi di navi fantasma, ivi compreso il Titanic, sono finiti all’asta, naturalmente a prezzi esorbitanti.

Quanto costa il pezzo di carbone che alimentava il Titanic

L’interesse mediatico intorno al destino sfortunato delle grandi imbarcazioni del passato non pare conoscere crisi. Tra le navi che hanno legato il loro nome a una sciagura di immani proporzioni, il nome più gettonato è quello del Titanic.

Poter accaparrarsi qualche raro cimelio di una nave fantasma è un’occasione che i facoltosi collezionisti non possono lasciarsi scappare. Ecco allora che un pezzo di carbone del Titanic potrebbe raggiungere i 780 dollari all’asta.

È improbabile che qualcos’altro del relitto del Titanic possa mai tornare in superficie, anche se un certo numero di manufatti è stato recuperato dalla famosa nave da crociera sin dalla sua riscoperta nel 1985. Intanto però, uno di questi pezzi di storia è pronto per essere messo all’asta: si tratta di un pezzo di carbone originariamente destinato ad alimentare le caldaie della nave lunga 268 metri che ha tristemente terminato il suo viaggio inaugurale sul fondo dell’Oceano Atlantico, portando con sé la vita di oltre 1.500 persone.

Se il Titanic e i suoi misteri restano in parte irrisolti e continuano a catturare l’attenzione nell’immaginario collettivo, non si tratta certamente dell’unica grande nave i cui pezzi recuperati finiscono per essere battuti all’asta.

I pezzi record dell’asta sulle navi dei più famosi naufragi

Sono in totale oltre 8.000 gli oggetti direttamente o indirettamente collegati a 149 famosi naufragi della storia. Un numero di pezzi talmente vasto che fa senza dubbio passare in secondo piano il pezzo di carbone del Titanic.

Il Museo del Tesoro dei Relitti del Regno Unito è in possesso di una enorme collezione archeologica, conservata a St. Austell in Cornovaglia. Il valore totale dei vari lotti si aggira sui 2,5 milioni di dollari e nessun facoltoso acquirente si è detto interessato all’acquisto in blocco. Da qui ha preso piede l’idea dell’asta.

In un’intervista al The Guardian del 27 ottobre 2024, David Lay di Lay’s Auctioneers ha sottolineato l’importanza dei pezzi in vendita, incluso un pezzo di corda recuperato dall’ammiraglia Mary Rose di Enrico VIII. La preziosa corda ha un valore di 6.500 dollari, non alla portata di tutti, ma sicuramente saprà trovare una sua collocazione. “Praticamente nulla della Mary Rose arriva mai sul mercato, è un fatto davvero insolito”, ha detto Lay.

Esistono inoltre altri centinaia di pezzi più economici da prender ein considerazione. Anche se tecnicamente non proviene da un relitto, una prima edizione del 1912 di “The Sinking of the Titanic” di Thomas Russell accetterà offerte a partire da circa 129 dollari. Un esborso decisamente più accettabile, rilanci permettendo.

Una pistola Smith & Wesson calibro 38 molto logora, che si ritiene fosse a bordo della SS Ostend (affondata da un siluro tedesco nel 1943), potrebbe raggiungere i 259 dollari.

Anche se non altrettanto riconoscibili nella cultura popolare come il Titanic, anche i pezzi di un altro famoso relitto del XX secolo sono inclusi nell’asta del museo: si tratta di orologi da tasca recuperati dall’RMS Lusitania. Il transatlantico britannico affondò nel 1915 dopo essere stato silurato da un sottomarino tedesco durante il suo 202° attraversamento dell’Atlantico, uccidendo 1.197 dei 1.960 passeggeri e membri dell’equipaggio a bordo. La morte di 128 americani sul Lusitania contribuì a spingere l’entrata degli Stati Uniti nella Prima Guerra Mondiale nel 1917.

Gran parte della collezione del Museo del Tesoro dei Relitti è già stata acquistata da istituzioni e fondazioni, ma i collezionisti privati possono fare le loro offerte dal 6 all’8 novembre 2024.

L’asta dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che non esiste nave fantasma che non sappia suscitare interesse nel pubblico, questo indipendentemente dal fatto si disponga della forza economica di acquistare o meno un oggetto.

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