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CURIOSITÀ 03 SETTEMBRE 2024

Il relitto del Titanic crolla: persa la balaustra di Jack e Rose

Marta Ruggiero

Marta Ruggiero

Giornalista pubblicista e videomaker

Giornalista, videomaker, copywriter e content creator. Mi occupo di attualità, economia, politica, intrattenimento, costume e società. In passato ho lavorato in ambito televisivo. Osservo e racconto storie: penna e videocamera sono le mie fedeli compagne di viaggio.

Come dimenticare Jack e Rose, interpretati da due giovanissimi Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, che si dichiarano amore eterno sulla prua del Titanic, davanti a una delle balaustre più simboliche del cinema? Ed è proprio questa parte del relitto che è crollata dichiarando un punto di non ritorno. Il transatlantico più famoso al mondo, affondato il 12 aprile del 1912, infatti, sta scomparendo a causa degli agenti corrosivi dell’oceano.

La nuova scoperta sul Titanic: affondata la “ringhiera”

La scena simbolo del film Titanic sta perdendo la sua scenografia. La balaustra che sorregge i due protagonisti, Jack e Rose, sulla prua del transatlantico mentre si abbracciano e suggellano il loro amore sta crollando pezzo dopo pezzo. Una sua parte consistente, infatti, si è staccata e si è adagiata sul fondale marino, a quasi 4.000 metri di profondità.

“La prua del Titanic è un’icona celebrata nella cultura pop ed è quello a cui pensi quando rivivi il naufragio. Ma ora non sembra più quella che era”, ha dichiarato Tomasina Ray, direttrice di RMS Titanic Inc, la società che ha effettuato le spedizioni per costatare lo stato del relitto.

La struttura di metallo è stata attaccata dai microbi che hanno creato stalattiti di ruggine. Si assiste in tempo reale al deterioramento di una delle imbarcazioni più importanti della storia internazionale e cinematografica.

La spedizione del 2019 ha mostrato come il lato di dritta degli alloggi degli ufficiali sia irrimediabilmente compromesso, le cabine e il bagno del capitano non esistono più. Le ricerche del 2024, supportate da 2 milioni di fotografie e 24 ore di riprese video, non hanno fatto altro che confermare il progressivo deterioramento del relitto.

La prima risale al 1987. In quell’occasione sono stati recuperati migliaia di reperti, fra i quali il Docking Bridge di poppa, un cherubino decorativo e diverse borse da viaggio.

La seconda spedizione è del 1993, anno in cui fra 800 reperti sono stati riportati alla luce un set di fischietti della nave, una doppia gru che faceva da base le scialuppe di salvataggio e una cinghia del motore. Sono stati recuperati anche alcuni gioielli e delle biglie di un bambino.

Le ricerche dell’anno successivo hanno permesso di recuperare diverse parti del transatlantico e altri oggetti appartenuti alle persone a bordo. I manufatti sono poi stati esposti al National Maritime Museum di Greenwich, in Inghilterra.

Decisiva è stata la spedizione del 1996: un team internazionale di architetti navali, biologi, metallurgisti e storici provenienti da cinque Paesi diversi ha esaminato la nave e ha tentato di risolvere i misteri che avvolgono il naufragio in cui hanno perso la vita circa 1.500 persone.

Due anni dopo la RMS Titanic Inc. ha recuperato, fra gli altri reperti, una sezione dello scafo da 17 tonnellate, conosciuta come The Big Piece: si tratta della parte più grande del Titanic riportata sinora in superficie. Per la prima volta è stato effettuato un collegamento televisivo che ha permesso di ammirare in tempo reale quel che rimaneva del transatlantico.

Finora sono quattro le spedizioni realizzate negli anni 2000. Sempre più precise e all’avanguardia hanno fatto sì che si scoprisse sempre di più sullo stato di conservazione del relitto. L’obiettivo è sempre stato quello di preservare l’eredità del Titanic che crolla, cercando di proteggere dai batteri quello che resta e consegnarlo alle generazioni future.

I batteri sul relitto del Titanic: entro il 2030 sparirà

Il relitto del Titanic è ben diverso da quello che si ha in mente nell’immaginario collettivo. Secondo le stime, potrebbe deteriorarsi completamente entro il 2030. I misteri attorno al naufragio del 1912 ha spinto esperti e appassionati a saperne sempre di più. Nel 2023, un moderno sommergibile chiamato Titan, gestito da OpenGate, è scomparso misteriosamente mentre trasportava alcuni turisti curiosi di vedere da vicino quel che rimane di un pezzo di storia.

Ma chi sono i responsabili del crollo graduale del transatlantico? Si tratta dei cosiddetti batteri estremofili, microbi mangia-ruggine noti come Halomonas titanicae. Sono talmente potenti da corrodere l’acciaio, soprattutto in condizioni in cui i livelli di ossigeno sono davvero bassi. Diverse parti significative della nave sono già andate distrutte, tra queste l’albero maestro di prua alto 100 piedi, il ponte di poppa, la palestra e parte della cabina del capitano. Quella degli scienziati è quindi una corsa contro il tempo nel tentativo di documentare ciò che resta ed evitare che vada perso per sempre.

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