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BUONO A SAPERSI 15 APRILE 2023

Bicarbonato e aceto puliscono davvero? Attenzione a mischiarli

Se hai cercato, almeno una volta nella vita, delle soluzioni per pulire risparmiando, non avrai tardato a imbatterti in ricette fai-da-te di
prodotti per la casa dalle proprietà miracolose. Tra le più diffuse c’è quella che prevede di
mischiare il bicarbonato e l’aceto, creando così uno
sgrassatore multiuso che sarebbe più potente di quelli in commercio. Come spesso accade, però, internet non è un buon consigliere. E questo preparato è frutto di una vera e propria
fake news. Non mischiare mai bicarbonato e aceto: è inutile Diciamolo subito: il bicarbonato non ha alcuna proprietà pulente. Non è utile a rimuovere il grasso o il calcare e soprattutto non igienizza le superfici. Essendo alcalino può essere utile per assorbire e neutralizzare i liquidi acidi. Proprio come l’aceto di vino o quello di mele, costituiti dal 5% di acido acetico. Le due sostanze, assieme,
si annullano, creando anidride carbonica. La schiuma che vedi quando li unisci non è altro che CO2, inutile per le pulizie. Questo però non significa che non possano essere utilizzati in casa singolarmente, al netto del loro essere inquinanti come i detersivi tradizionali. Prima di vedere come, bisogna però sottolineare che non sono un’
alternativa green ai detergenti tradizionali. Il bicarbonato viene prodotto attraverso un complesso processo industriale. L’aceto, pur essendo relativamente sicuro per gli esseri umani, è invece dannoso per l’ambiente: un litro può contaminare fino a 100 mila litri di acqua. Il bicarbonato di sodio si può usare per fare le pulizie? Il
bicarbonato di sodio è un buon alleato nel frigo, per assorbire i cattivi odori, e può essere utilizzato anche come deodorante personale, visto che neutralizza il sudore. Non ha invece potere sgrassante né igienizzante, come erroneamente viene riportato in molti articoli online. Ma come si spiegano dunque i video in cui
le padelle bruciate tornano nuove grazie al mix di aceto e bicarbonato? Semplice olio di gomito, che insieme all’effetto abrasivo di questa polvere aiuta a raggiungere il risultato. Che si può ottenere anche usando liquidi diversi dall’aceto, come il detersivo per i piatti o la stessa acqua. A essere particolarmente sgrassante è invece il
carbonato di sodio, conosciuto anche come soda. Circa 25 grammi in un litro di acqua tiepida possono essere utili a eliminare lo sporco stratificato nel forno o sulle mattonelle della cucina. Ma attenzione ai detergenti fai-da-te: devono conservati correttamente o rischiano di diventare in poco tempo colonie batteriche. D’altronde
anche i detersivi industriali scadono, e hanno al loro interno conservanti che ne allungano la vita sugli scaffali. L’aceto come alleato in casa: quando non usarlo mai L’
aceto può invece rimuovere il calcare, anche se non è il prodotto migliore per farlo. L’acido acetico può essere usato per rimuovere le incrostazioni dai rubinetti e dal bollitore, ma spesso non si rivela particolarmente efficace. È inoltre altamente corrosivo nei confronti dei metalli, e potrebbe rovinare l’acciaio inox del lavandino e degli elettrodomestici. Un’alternativa più pulita e potente è invece l’
acido citrico, che è in polvere e inquina oltre 50 volte meno dell’aceto. È più delicato con i metalli e non rilascia odori. Tra l’altro può essere utilizzato in lavatrice, in piccole dosi, come ammorbidente, per combattere la durezza dell’acqua. Tornando all’aceto, invece, studi rilanciati anche dalle autorità scientifiche hanno mostrato la sua efficacia contro funghi e batteri. Usato nello scorso secolo anche negli ambulatori contro i micobatteri che causano la tubercolosi, può essere usato anche in casa come disinfettare le superfici. Attenzione però: richiede almeno mezz’ora di posa per funzionare. Anche in questo caso è
un ottimo rimedio per gli odori in cucina.

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