La chef Chiara Pavan è una delle figure di spicco della ristorazione italiana, rinomata per la sua cucina sostenibile e innovativa. È conosciuta soprattutto per il suo lavoro al ristorante Venissa, situato sull’isola di Mazzorbo nella laguna di Venezia, che le è valso la la stella verde Michelin.
È stata tra le protagoniste della prima puntata di Masterchef 14 e si è subito fatta notare dai concorrenti per i suoi giudizi diretti e, apparentemente, duri.
Insieme al collega e compagno di vita Francesco Brutto ha dato vita a una cucina che valorizza il territorio, i prodotti locali e la sostenibilità ambientale.
Chiara Pavan a Masterchef 14: “Sono stata giusta”
La presenza di Chiara Pavan durante la prima puntata di Masterchef 14 andata in onda giovedì 12 dicembre 2024 ha suscitato molte reazioni tra il pubblico, che si sono tradotte in commenti sui social, come spesso accade, impietosi.
L’approccio della chef davanti a concorrenti inesperti – e comprensibilmente terrorizzati all’idea di trovarsi al cospetto di mostri sacri della cucina italiana come Antonino Cannavvacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli – non è stato sempre morbido. Se da un lato ha provato a tranquillizzarli, dall’altro non ha risparmiato rimproveri severi, ad esempio a causa del loro disordine.
Chiara Pavan è arrivata a perdere le staffe quando un aspirante chef ha gettato nel lavandino il riso, a causa dello spreco di cibo promosso in tv. La chef si è poi scontrata con Mary, un’altra aspirante collega, bocciandone l’operato. In questo caso i giudici sono stati di un altro parere e hanno dato alla concorrente l’agognato grembiule bianco.
In molti hanno sostenuto che Chiara Pavan, anziché mettere a proprio agio i partecipanti al cooking show più famoso d’Italia, abbia contribuito ad agitarli ancor di più. La chef ha però smorzato le critiche: “Non sono stata severa, salvo alcune occasioni. Ci sono stati dei momenti in cui è stato necessario fare degli appunti, ma solo per spronarli a fare meglio. Più che severa, credo di essere stata giusta”.
Chi è la chef Chiara Pavan, proprietaria di Venissa
Classe 1985, Chiara Pavan nasce a Verona e inizia a muovere i primi passi in cucina mentre studia Filosofia all’Università di Pisa. A 25 anni, ottenuta la laurea e successivamente la specializzazione, si iscrive a una scuola di cucina, con l’intento di trasformare la sua passione in una professione.
Dedizione e impegno danno i loro frutti e nel corso degli anni lavora a Montemerano (in Toscana) da Caino con la chef Valeria Piccini e allo Zum Löwen in Alto Adige. L’esperienza maturata le permette di gestire, a partire dal 2017, il ristorante stellato Venissa a Burano, in collaborazione con Francesco Brutto.
Viene nominata migliore Chef donna Italiana per le Guide de L’Espresso 2019 e, l’anno seguente, anche per la guida Identità Golose. Tutto questo senza dimenticare le stelle Michelin.
Le caratteristiche della cucina di Chiara Pavan
Dietro il successo di Chiara Pavan ci sono coraggio, curiosità e sostenibilità. Tutte peculiarità che hanno portato la chef alla conquista della Stella Michelin per il ristorante Venissa e anche della Stella Verde Michelin 2022, dedicata alle pratiche di cucina sostenibile.
Il talento di Chiara Pavan affonda le radici nel suo passato. La passione per la natura e la cucina le è stata tramandata in ambito famigliare.
L’ingrediente preferito per i suoi piatti sono le verdure, ma Chiara Pavan ama anche usare il latte, per preparare yogurt e cagliate. La chef apprezza anche molto la pasticceria, fatto questo non così comune tra i suoi colleghi. Come strumento preferito sceglie le fruste. Ciò che non deve assolutamente mancare in cucina per lei è la pasta.
La cucina per Chiara Pavan è uno stile di vita che viene rappresentato anche dal km zero. Tutto nasce dal suo orto che cura con amore e senza il quale non riuscirebbe a concepire e sviluppare le sue ricette.
Il rispetto per l’ambiente si traduce nell’ampio uso di vegetali e nella drastica riduzione della proteina animale. Come naturale estensione della sua visione in cucina, la chef ha deciso di applicare una filosofia plastic-free. Una chiara idea di sostenibilità che la chef ha portato anche a Masterchef.