Visionario e geniale, Davide Scabin ha dato alla cucina italiana contemporanea un contributo notevole. Già volto noto de “La Prova del Cuoco” e “La Terra dei Cuochi”, si è fatto apprezzare anche a “Masterchef”. Ma cosa rende così rinomato questo chef d’eccezione? Indubbiamente il suo cyber egg – o uovo alla Scabin – ha già fatto la Storia della cucina italiana. Ma vediamo la sua carriera ricca di successi.
Chi è lo chef Davide Scabin e quante stelle Michelin ha
Classe 1965, torinese, conosce l’arte della cucina sin da piccolo, nel locale della madre. Successivamente frequenta la scuola alberghiera e a 28 anni apre il suo primo ristorante. A imbarcarsi nell’impresa c’è anche sua sorella Barbara.
Il Combal è un terreno fertile dove sperimentare ed è solo l’inizio. Il Combal.Zero segna una ripartenza: è il primo locale che nasce all’interno di un museo, e precisamente quello di arte contemporanea del Castello di Rivoli. Grazie al suo lavoro innovativo, riesce a conquistare due Stelle Michelin.
Nel 2015 perde una stella e nel 2020 il suo ristorante chiude. Tuttavia la sua fama culinaria non cessa. Lavora al Mercato Centrale di Torino e, dal 2022, gestisce il ristorante Carignano.
Davide Scabin è il “giudice ombra” di Masterchef 13
Davide Scabin è stato il “giudice ombra” della tredicesima edizione di Masterchef. Il suo cyber egg è stato il protagonista di una delle Mistery Box e ha messo in difficoltà i concorrenti del programma.
La sua creazione innovativa è stata l’ispirazione per la realizzazione di un piatto in appena 45 minuti, una sfida talmente insidiosa da aver scatenato l’ilarità dei giudici.
Durante una passeggiata fra i banchi, Antonino Cannavacciuolo ha chiesto a Eleonora – una concorrente – che tipo di piatto stesse preparando. La sua idea prevedeva un uovo impanato con semi, ed è lì che Davide Scabin ha risposto: “Occhio a non fare l’uovo di Carlo Cracco”. E allora il giudice partenopeo ha incoraggiato la concorrente sfoggiando la sua proverbiale ironia: “No no, lei lo fa meglio”.
Dove si trova il ristorante di David Scabin
All’interno dello storico Grand Hotel Sitea di via Carlo Alberto, a Torino, il ristorante Carignano rappresenta una nuova sfida per Davide Scabin. È alla guida di una cucina affidata a due giovani allievi del precedente chef, Fabrizio Tesse.
Francesco Polimeni, chef de cuisine, e Kevin Gardini, proveniente dall’RC Resort di Roberto Conti, realizzano la proposta gastronomica di un maestro d’eccezione e, oltre al classico ristorante, si possono gustare le prelibatezze di un bistrot pop.
Perché il cyber egg è un uovo rivoluzionario
Nonostante il nome possa trarre in inganno, il piatto ideato da Davide Scabin – che sicuramente conosce 5 cose incredibili sulle uova e anche di più – non ha nulla a che vedere con l’intelligenza artificiale e la tecnologia.
Ideato nel 1998, infatti, rappresenta perfettamente la cucina visionaria dello chef piemontese e rivede l’uovo dello Zar, una ricetta che non ha certo bisogno di presentazioni. L’uovo alla Scabin riproduce il guscio dell’ingrediente principe in versione alternativa e davvero scenografica.
Come si prepara il cyber egg: la ricetta
In un sol boccone, in cui l’uovo è il protagonista indiscusso, si mescolano alla perfezione ingredienti e sapori apparentemente così diversi fra loro, che solo un maestro d’eccezione riesce a legare:
- 4 tuorli di uova fresche;
- 60 grammi di caviale Asietra;
- 2 grammi di scalogno;
- pepe;
- vodka.
Per preparare il cyber egg di Davide Scabin serve creare una base doppia di pellicola alimentare sulla quale adagiare 20 grammi di caviale. Vanno posizionati nella parte centrale, lasciando una cavità dove vanno adagiati lo scalogno e il tuorlo d’uovo.
A quest’ultimo vanno aggiunte poi quattro gocce di vodka e pepe macinato. Successivamente va chiusa la pellicola a caramella e fissata con del filo di nylon. Dopo una cottura di circa 30 minuti, va impiattato con un shot di vodka e un contorno di verdure.
