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CONSIGLI 24 MARZO 2024

Emergenza processionarie in Italia: quali sono i rischi e come eliminarle dal giardino

Avere uno spazio verde in cui passare del tempo all’aria aperta è il desiderio di chiunque, questo però implica anche un certo impegno nella cura delle piante. Queste, infatti, potrebbero essere a rischio a causa dell’emergenza delle processionarie in Italia. Si tratta di un insetto molto fastidioso e che può provocare disagio anche agli animali e agli esseri umani che si trovano nelle vicinanze. Ecco perché è importante non sottovalutarle.

Cosa sono le processionarie e perché sono pericolose

Per contrastare al meglio l’emergenza delle processionarie in Italia, il primo passo è saperle riconoscere. Questo animaletto insidioso somiglia a un bruco peloso, infesta le piante per nutrirsi, ma può intaccare anche la salute di persone e animali domestici. Il problema, quindi, non va sottovalutato e va affrontato nel modo giusto.

Infatti, è proprio la fitta peluria che le ricopre a rappresentare un pericolo. Ha un potente effetto urticante che può manifestarsi con diversi sintomi.

  • Reazioni allergiche.
  • Eruzioni cutanee con dolore, rossore e prurito.
  • Malattie gravi negli animali domestici.

Chi ha querce e pini, sono questi gli alberi preferiti dalle processionarie, quindi, deve fare molta attenzione. Questo discorso vale soprattutto per cani e gatti che – abituati a scorrazzare in giardino – potrebbero ingerire questi animaletti con conseguenze anche di una certa entità. Ecco perché è importante rivolgersi tempestivamente al veterinario in caso di sintomi o comportamenti anomali.

Dove si trovano le processionarie: attenzione a questi luoghi

L’emergenza processionarie in Italia, ma non solo, è un problema che va risolto nel più breve tempo possibile. Questo non vale solo per preservare le foglie che vengono danneggiate, ma soprattutto per evitare infestazioni che arrivino a persone e animali.

Questo insetto, che appartiene all’ordine dei lepidotteri, fa parte della famiglia delle Thaumetopoeidae ed è molto insidioso proprio perché – come dice in suo nome – si sposta sul terreno in fila, creando un disegno che somiglia a quello delle processioni religiose viste dall’alto.

Questo artropode si trova nelle regioni temperate dell’Europa meridionale, nel vicino Oriente e perfino nell’Africa settentrionale. Anche il nostro Paese, quindi, non ne è immune. È talmente infestante da distruggere intere foreste. A dover essere protetti in maniera particolare sono i pini, soprattutto il nero e il silvestre; ma anche il larice e il cedro.

Come liberarsi di un’infestazione di processionarie in giardino

Eliminare l’emergenza processionaria in Italia non è facile ed è bene procedere con cautela. Soprattutto se non si ha dimestichezza, è consigliato affidarsi a professionisti del settore. Tanto per cominciare, infatti, non molti sanno che bruciare i nidi potrebbe essere controproducente, il rischio è di disperdere i peli urticanti nell’aria, mettendo maggiormente a rischio persone e animali domestici. L’ideale sarebbe prevenire invece che curare, facendo rimuove dagli esperti i nidi durante il periodo invernale. In questo modo si evita a monte la possibilità che prolifichino.

Per fortuna, però, esistono dei rimedi molto efficaci e anche rispettosi dell’ambiente nel caso in cui l’infestazione dovesse essersi già diffusa. Si possono infatti usare dei batteri e dei bacilli altamente dannosi per le processionarie.

In alternativa, ci sono anche delle trappole, con collanti e sostanze vischiose, per catturarle. In quest’ottica, sono molto efficaci anche i feromoni, gli stessi che intrappolano i bruchi e non permettono loro di riprodursi. Scampato il pericolo processionarie, però, è bene non abbassare la guardia: potrebbe essere il turno di blatte e scarafaggi.

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