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CONSIGLI 07 LUGLIO 2023

Dove sono gli Autovelox: il trucco per trovarli ed evitarli

Gli autovelox in città e in autostrada sono una delle maggiori insidie per gli automobilisti. Spesso capita di ricevere una multa per eccesso di velocità, magari solo di 6-7 km/h perché si è inconsapevolmente passati sotto uno dei sistemi di controllo della velocità superando il limite stabilito su quella strada. Per evitare questo tipo di sanzioni e anche per avere un maggior controllo della propria velocità, Google Maps dà la possibilità di sapere dove sono posizionati gli autovelox lungo il percorso che si vuole compiere.

Come trovare gli autovelox con Google Maps

Per verificare la presenza dei sistemi di controllo della velocità, bisogna impostare una destinazione nella casella in alto di Google Maps quindi toccare su Indicazioni. Già prima di avviare il sistema di navigazione e ottenere indicazioni in tempo reale sul percorso da seguire, sulla mappa si troveranno le icone relative alla posizione degli autovelox. Una volta avviato il sistema d’indicazione del percorso, Google avvertirà il guidatore ogni volta che sarà vicino a un autovelox con l’indicazione anche del limite da non superare su quel percorso.

Come individuare gli autovelox mobili grazie a Google Maps

Oltre agli autovelox fissi, il “navigatore” del motore di ricerca permette di individuare anche dove sono quelli mobili. Gli automobilisti, selezionando il pulsante “Opzioni”, possono segnalare la presenza di una postazione mobile per il rilevamento della velocità e l’informazione sarà poi condivisa con tutti gli utenti dell’app per avvisare altri guidatori sullo stesso percorso. Gli autovelox fissi appaiono in arancione, quelli mobili in blu. Inoltre, cliccando su ognuno di essi, si aprirà una piccola finestra in basso con le informazioni per esempio sul tipo di apparecchiatura e sull’ultima volta che un utente ha aggiornato la propria posizione.

Come funzionano gli autovelox

Il sistema di autovelox funziona attraverso due sorgenti laser che rilevano il momento del passaggio del veicolo davanti al dispositivo di rilevamento. Il valore della velocità deriva dalla differenza della distanza tra le due sorgenti diviso per il tempo che intercorre tra le due “interruzioni“. L’autovelox può essere mobile, quindi installato su un piedistallo, su un’autovettura a bordo strada oppure in una postazione fissa.

Quest’ultimo è dotato di due fotocellule laser che vengono attraversate dalle auto di passaggio. Quando il muso del veicolo attraversa la prima sorgente viene attivato un timer, che si blocca quando l’auto passa attraverso la seconda fotocellula. Dal calcolo del tempo impiegato nel passaggio dalla prima alla seconda fotocellula, si risale alla velocità del veicolo. Se l’autovelox registra una velocità superiore a quella consentita, scatta una foto alla targa dell’auto che viene poi inviata alle Forze dell’Ordine.

Per il funzionamento del sistema mobile è necessaria invece la presenza di un agente. Ne esistono due tipologie: il videovelox e il telelaser. Il primo, installato sulle auto-civette, funziona come l’autovelox fisso; il telelaser è una specie di “pistola” che funziona solo se l’auto si trova a una distanza non superiore a 1 km e non supera la velocità di oltre 320 km/h. Particolare attenzione all’autovelox va infine prestata se si guida un’auto non intestata perché si rischiano multe molto salate.

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