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CONSIGLI 02 AGOSTO 2023

Attenzione alle infezioni alimentari in estate: come evitarle

Alcuni cibi sono da consumare con attenzione perché il rischio di contrarre un’infezione alimentare è dietro l’angolo. Ciò a cui, alle volte non si presta attenzione, è che d’estate questo pericolo aumenta a causa dell’alta temperatura che favorisce la proliferazione di batteri, virus e vari patogeni. Alcune manifestazioni sono lievi e durano solo pochi giorni, altre possono invece richiedere un intervento immediato. In ogni caso, per evitare di stare male proprio nei giorni di vacanza, ci sono delle cose da sapere per evitare di contrarre qualche infezione alimentare in estate.

Attenzione alle tossoinfezioni alimentari in estate: i rischi

I rischi più comuni delle infezioni alimentari in estate sono quelle causate dai batteri, come le salmonelle, la Lysteria, il Campylobacter, l’Escherichia coli e i Clostridi. A queste si aggiungono le infezioni virali, come l’epatite A e le parassitosi. Gli alimenti a cui fare più attenzione sono le carni crude o poco cotte, in particolare quelle bianche, i frutti di mare, il latte crudo e i formaggi non pastorizzati, nonché vegetali contaminati da liquami.

In generale la salmonella è associata all’ingestione di uova crude. Il batterio, infatti, può infettare le ovaie delle galline e l’uovo prima che venga deposto e può essere presente sia sulla superficie dell’uovo sia al suo interno. Per evitare il rischio d’infezione, basta pastorizzare le uova.

Come conservare il cibo al meglio per evitare infezioni alimentari

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha elaborato cinque azioni da compiere per conservare al meglio i cibi ed evitare le infezioni alimentari:

  1. Per prima cosa mantieni le superfici e le mani pulite: gli utensili, il tavolo e tutto ciò con cui gli alimenti vengono a contatto devono essere igienizzati per evitare il passaggio di patogeni al cibo. Ovviamente, bisogna anche lavare bene le mani prima di iniziare a cucinare o comunque prima di toccare qualsiasi cosa vada ingerita
  2. Separare alimenti crudi da quelli cotti: nei cibi crudi possono essere presenti microrganismi che possono andare a contaminare quelli già cotti. Meglio tenere separati carne, pollo e pesce crudo dagli altri alimenti. Non riutilizzare coltelli, taglieri e altri utensili per cibi cotti e cibi ancora crudi e conservare tutti gli alimenti in contenitori chiusi
  3. Cuocere bene il cibo: in particolare carne, polleria, pesce, molluschi e uova, vanno cotti bene, assicurandosi che la carne all’interno non sia rosa e verificando, se possibile, la temperatura a cuore con un termometro. Cibi come zuppe e ragù vanno portati a ebollizione, per assicurarsi che raggiungano almeno i 70°C, temperatura di cottura che permette di poter consumare i cibi senza pericolo. La cottura infatti può eliminare la maggior parte dei microrganismi
  4. Mantenere i cibi alle giuste temperature: negli alimenti a temperatura ambiente i microrganismi possono moltiplicarsi velocemente, a temperature inferiori ai 5°C e superiori ai 65°C la loro crescita rallenta e a volte si interrompe. Ecco perché è importante mantenere gli alimenti deperibili in frigorifero a temperature non superiori ai 4-5°C, ricordandoti di riporli al freddo entro due ore dall’acquisto o dalla preparazione, se sono ancora caldi bisogna lasciarli raffreddare a temperatura ambiente per non più di due ore e poi riporli in frigorifero
  5. Usare acqua e ingredienti sicuri: anche l’acqua e il ghiaccio possono essere veicolo di numerosi microrganismi, buona norma è quindi utilizzare solo acqua potabile. Lavare sempre frutta e verdura, soprattutto se consumata cruda. Evitare di consumare latte non pastorizzato e derivati. Non usare mai gli alimenti oltre la loro data di scadenza.

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