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SPETTACOLI E VIP 26 OTTOBRE 2021

Demi Moore, la donna ribelle oltre la diva

Era il 1997 quando Demi Moore, all’anagrafe Demi Gene Guynes, veniva consacrata ad attrice di fama mondiale per quella difficile, intensa e straordinaria interpretazione che ha segnato l’apice della sua carriera: il tenente Jordan O’Neal, ribattezzata G.I. Jane.

Lei ha avuto l’onere e l’onore di indossare i panni del primo soldato donna del corpo dei Navy Seals. Una wonder woman moderna che ha osato come nessuno aveva fatto mai e che ha combattuto idealmente le battaglie di tutti noi.

“Questo film mi ha dato l’opportunità di entrare nell’azione, ma anche di far riflettere il pubblico su temi molto importanti. Temi che non vengono mai trattati e che sono fondamentali: il fatto che le donne possono avere più scelte di quelle che vengono concesse a loro di questi tempi”

Criticata, giudicata ma anche apprezzata per il suo scandaloso coraggio, Demi Moore è diventata semplicemente un’icona degli anni ’90. Lei che ha saputo interpretare anche i personaggi più ostici ed è riuscita, sempre, a lasciare il segno.

Le sue interpretazioni hanno dato vita ad alcuni dei personaggi più memorabili di tutta la storia del cinema come Diane Murphy in Proposta indecente e Molly in Ghost. Ma la sua vita, come la stessa attrice ha dichiarato, non è stata solo di successi, ma di lacrime e sangue.

Una guerriera, sul set e nella vita. Sfrontata, ribelle e seducente, Demi Moore, si è raccontata sempre con un’autenticità disarmante. Ha combattuto contro l’alcol e la droga, con i suoi disordini alimentari, mentre lentamente vedeva i suoi matrimoni consumarsi e i suoi sogni svanire.

Dal quel travagliato divorzio con Bruce Willis, con il quale ha avuto tre splendide figlie, a quello con Ashton Kutcher che ha tradito ripetutamente l’attrice. Ma Demi Moor ha dovuto affrontare anche un aborto doloroso e drammatico, quando ha perso il bambino che aspettava da Kutcher.

Delusioni d’amore ma ferite anche molto più profonde, come quella violenza sessuale subita a soli 15 anni, l’abbandono di suo padre e il tentato suicidio della madre.

“Penso che non siano state le scelte positive a costruirmi, ma gli errori, i punti di debolezza. È a loro che devo ciò che sono diventata. Sono dei veri doni.”

A distanza di anni, però, Demi Moore è sempre rimasta la stessa. Si mostra a intermittenza sul grande schermo perché come lei stessa dichiara, sta ancora lavorando su se stessa, per preservare la sua perfetta unicità.

Nonostante gli anni trascorsi Demi Moore resta sempre la donna audace che si è spogliata per Rolling Stone, quella coraggiosa che si è rasata a zero in una pellicola, quella passionale che ha raccontato aneddoti e particolari piccanti della sua vita privata.

Perché il suo modo di essere se stessa, sul set e nella vita privata, è sempre stato così, ribelle e anticonformista. E a noi piace esattamente per questo.

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