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CURIOSITÀ 21 SETTEMBRE 2024

Cos’è un dissing e perché tra i rapper è la normalità

Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

Editor e videomaker

Content writer, video editor e fotografa, ho conseguito un master in Digital & Social Media Marketing. Negli anni ho sviluppato competenze nella creazione di contenuti digitali, integrando creatività e abilità tecniche in diversi progetti online e adattando i contenuti alle diverse piattaforme.

Il mondo del rap è spesso associato a faide pubbliche e battaglie messe in rima, elementi che sembrano essere parte integrante della cultura musicale di questo genere. Un recente esempio italiano è la lite tra Tony Effe e Fedez. Tutto sarebbe iniziato da una frecciatina di Tony Effe ai danni del rapper Niky Savage, colpevole a suo dire di averlo copiato. Lo stesso Tony Effe ha rivelato di aver rifiutato di duettare con Fedez e quest’ultimo avrebbe ripiegato proprio su Niky Savage per un duetto. L’escalation di accuse reciproche è sfociata in frecciatine ripetute attraverso i social, fino al dissing di Fedez a Tony Effe e ai rispettivi brani in cui vengono tirate in ballo, in ordine sparso, Chiara Ferragni, Taylor Mega, Giulia De Lellis e Chiara Biasi, allargando a macchia d’olio i motivi delle discussioni tra i rapper.

Cosa si intende per dissing

Il termine dissing deriva dalla parola inglese “disrespecting” e indica un atto di mancanza di rispetto verso qualcuno, generalmente espresso in modo esplicito e pubblico. Il termine si è radicato nella cultura del rap e dell’hip-hop, dove il confronto verbale diretto tra artisti è spesso espressione di rivalità personale, artistica o di status all’interno della scena musicale.

Nel rap, il dissing è una sorta di sfida a parole, dove gli artisti si attaccano a vicenda attraverso le proprie canzoni o le interviste pubbliche. Le liriche diventano armi in una battaglia di ego, reputazione e credibilità. Il dissing non è però solo un atto di pura ostilità: può anche essere una forma di competizione creativa, uno strumento per dimostrare superiorità lirica o stilistica.

Alcuni dissing si limitano a frecciatine ironiche o giochi di parole, altri sfociano in veri e propri attacchi frontali, spesso con conseguenze a lungo termine per le carriere degli artisti coinvolti. Negli Stati Uniti questo tipo di rivalità è molto radicato ed è diventato un simbolo in tutto il mondo.

Chi ha inventato il dissing

Le radici del dissing si trovano nel contesto dell’hip-hop americano degli anni ’80, un’epoca in cui il rap stava emergendo come espressione culturale delle comunità afroamericane nei quartieri urbani di New York. Non è possibile attribuire l’invenzione del dissing a un singolo artista o evento, ma possiamo riconoscere che il fenomeno si è sviluppato parallelamente alla nascita delle cosiddette “battle rap”, battaglie verbali in cui i rapper si sfidano l’uno contro l’altro.

Uno degli esempi più datati e famosi di dissing si trova nella rivalità tra Kool Moe Dee e Busy Bee Starski negli anni ’80, quando Kool Moe Dee “dissò” Busy Bee durante una battaglia di freestyle, segnando uno dei primi episodi documentati di questo fenomeno nella cultura rap. Tuttavia, fu negli anni ’90 che il dissing divenne parte essenziale del rap mainstream, soprattutto con l’ascesa di artisti come Tupac Shakur e The Notorious B.I.G.

Oltre ai conflitti personali, il dissing ha anche una valenza artistica. Per molti rapper, dimostrare la propria superiorità attraverso testi pungenti e attacchi diretti ai rivali era (e continua a essere) un modo per affermarsi nella scena. L’obiettivo è quello di guadagnare rispetto non solo dal pubblico, ma anche dalla comunità rap stessa, che spesso giudica un artista non solo per la sua abilità, ma anche per la sua capacità di “tenere testa” ai rivali.

Quali sono i peggiori della storia del rap

La storia del rap è ricca di dissing memorabili, alcuni dei quali sono diventati leggendari per la loro intensità e le conseguenze che hanno avuto. Tra i più famosi e violenti si ricorda la rivalità tra Tupac Shakur e The Notorious B.I.G., che diede vita a una delle faide più tragiche della storia del rap. La loro disputa, alimentata da accuse reciproche e brani come “Hit ‘Em Up” di Tupac, culminò con l’omicidio di entrambi gli artisti. Fu uno dei capitoli più cupi della storia della musica hip-hop.

Un altro dissing storico è quello tra Jay-Z e Nas, due giganti del rap newyorkese. Il loro scontro, caratterizzato da canzoni come “Ether” di Nas e “Takeover” di Jay-Z, fu una delle battaglie più intense degli anni 2000. Entrambi gli artisti che si attaccarono reciprocamente con testi taglienti e provocatori. Il confronto si risolse solo dopo molti anni, con una riconciliazione pubblica che mise fine alla faida.

Nel contesto italiano, possiamo ricordare episodi più recenti: Il dissing tra Fabri Fibra e Vacca è una delle rivalità più note nella scena rap italiana, nata da un rapporto inizialmente di amicizia e collaborazione. C’è anche quello tra Gue Pequeno e Marracash, che per anni si sono lanciati frecciatine sia nelle canzoni che sui social media. Oggi, Fedez e Tony Effe sono la chiara dimostrazione che il dissing rimane uno strumento efficace per attirare l’attenzione del pubblico e creare hype.

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