Si avvicina Sanremo e, come spesso accade, il Festival della canzone italiana è accompagnato da polemiche e indiscrezioni, ancor prima che la kermesse abbia luogo. L’edizione 2025 non è da meno, con la vicenda che riguarda Emis Killa e la rinuncia da parte del rapper alla manifestazione.
Dopo essersi interrogati per giorni su quale possa essere la sorte della casella lasciata libera dall’artista monzese, ecco spuntare il nome di Rondodasosa come possibile sostituto in gara. Sarà vero?Quel che è certo è che il suo nome non suona particolarmente popolare, almeno tra i non appassionati del genere. Scopriamo, allora, chi è il rapper.
Emis Killa e la rinuncia a Sanremo 2025
La vicenda che riguarda Emis Killa ormai è nota e sta tenendo banco da giorni. Tutto è iniziato quando Emiliano Rudolf Giambelli (il vero nome del rapper originario di Vimercate, in provincia di Monza e Brianza) è risultato indagato dalla Dda di Milano con l’accusa di associazione per delinquere nell’ambito dell’inchiesta “Doppia Curva”. Il dossier che riguarda il tifo organizzato di Inter e Milan aveva portato all’arresto di una sessantina di ultrà delle rispettive tifoserie. Nel mirino degli inquirenti è finito anche Emis Killa, in quanto amico fraterno e socio in affari del capo ultrà del Milan Luca Lucci, note come “la belva”. Il rapper è stato pizzicato dalle telecamere l’11 aprile 2024 in occasione della gara Milan-Roma, dove durante dei disordini è rimasto ferito uno steward. Una perquisizione ha portato al ritrovamento di 7 colteli, 3 tirapugni, uno sfollagente e un taser nella casa di Emis Killa. Come se non bastasse, al rapper è stato notificato il Daspo, che lo ritiene “socialmente pericoloso” per accedere allo stadio Meazza di Milano per i prossimi tre anni. Da qui il passo indietro e la rinuncia a partecipare a quello che sarebbe stato il suo primo Festival di Sanremo.
A fine gennaio 2025 la Rai si è affrettata a comunicare che Emis Killa non sarebbe stato sostituito e che la gara sarebbe andata in scena con un componente in meno. Ma sarà davvero così?
Rondodasosa andrà davvero a Sanremo al posto di Emis Killa?
La possibilità che sia Rondodasosa a prendere il posto di Emis Killa sul palco dell’Ariston prende quota. In realtà nessun annuncio ufficiale, anzi. Sarebbe meglio definirla una auto-candidatura o, se preferite, un possibile assist agli organizzatori.
Con un messaggio su Instagram pubblicato nella serata del 5 febbraio, Rondodasosa ha dato per certa la sua presenza a Sanremo 2025: “È stata una scelta difficile da prendere ma io e il mio team abbiamo deciso di intraprendere questa scelta per il bene della mia carriera. Voglio annunciarvi con grande entusiasmo che parteciperò al Festival di Sanremo al posto di Emis Killa, portando il mio primo singolo il 14 febbraio, con un ospite speciale. Ci vediamo a Sanremo”. Queste le parole del rapper. Peccato che, dai vertici di Viale Mazzini, non sia arrivata alcuna conferma. E suona ancor più strano che a dare un annuncio del genere sia l’artista in questione ancor prima degli organizzatori.
Anche per questo motivo i follower hanno recepito con freddezza tale comunicato a mezzo social, bollandolo come uno scherzo. A ciò aggiungiamo che Rondodasosa, aveva snobbato la kermesse in una sua canzone, con queste parole: “Non mi vedrai a Sanremo sono in strada a fare drill. Anche se sono mainstream io non vendo il culo bitch”. Certo, non sarebbe il primo caso di ripensamento di un artista di fronte a una occasione per la propria carriera e, a dirla tutta, non ci sarebbe niente di male. Le modalità dell’annuncio, in ogni caso, lasciano pensare ad altro. Seppur non vi sia al momento certezza, tanti indizi danno un’indicazione importante sulla verità delle cose.
Chi è Rondodasosa: la carriera da rapper e le denunce
Rondodasosa è il nome d’arte di Mattia Barbieri, nato il 29 aprile 2002 a Magenta. Cresce a Milano nel quartiere San Siro, senza una figura paterna.
Il primo singolo Free Samy esce nel gennaio 2020, quando il giovane artista non ha ancora compiuto 18 anni. In pochissimo tempo ottiene mezzo milione di visualizzazioni su YouTube. Tale successo lo porta al secondo singolo, intitolato Leggenda. Nel mese di maggio esce il remix di Exposing Me intitolato Face to Face, a oggi il suo singolo di maggior successo.
La svolta per la sua carriera e per il suo nome d’arte avviene quando il noto rapper Vale Pain, molto amico di Rondo, gli dedica la canzone Il mio amico Sosa. Il brano riscuote molto successo ed è per il rapper milanese la spinta per avviare la sua carriera musicale. È in questo frangente che sceglie il suo nome d’arte definitivo, Rondodasosa. “Rondo” in onore del suo giocatore di basket preferito Rajon Rondo, mentre “Da Sosa” nasce proprio grazie alla canzone scritta dall’amico.
A partire dal suo nome d’arte fino ai suoi testi Rondo ha sempre dimostrato di avere una visione innovativa. Il 19 ottobre 2020 pubblica Slatt in collaborazione con Capo Plaza. ll brano arriva al 10° posto in classifica e va ad anticipare l’uscita del suo primo EP Giovane Rondo. Il 26 febbraio 2021 è l’ora del singolo Movie, che vede la partecipazione del rapper britannico Central Cee. Il 14 giugno dello stesso anno arriva il disco d’oro. Il suo EP distribuito solo digitalmente diventa il primo a ottenere questa certificazione.
Il 25 giugno 2021 pubblica Solo/Alone, prodotto da Nko e diventato virale su TikTok. Alla fine dello stesso anno collabora con il produttore musicale britannico Fumez the Engineer per il singolo Plugged In. Le sue collaborazioni a livello nazionale e internazionale sono molteplici, con artisti come Rose Villain, Achille Lauro, Dessy, Tony Effe e Rasty Kilo. Proprio all’estero Rondodasosa ottiene il maggiore seguito. Dopotutto è stato lo stesso artista a dire in un’intervista che l’Italia gli va un po’ stretta.
Parallelamente alla carriera artistica, Rondodasosa fa parlare di sé anche per le vicende personali. Il 20 agosto 2021, insieme ad altri cinque ragazzi riceve il Daspo da tutti i locali di Milano in seguito a una rissa avvenuta il 12 luglio precedente di fronte a una discoteca. Il 29 dicembre 2022, Barbieri viene fermato alla guida di un Mercedes a Milano. È senza patente né documenti, fatto che lo porta a una denuncia, anche per resistenza a pubblico ufficiale. Il 4 febbraio 2024, Barbieri viene nuovamente fermato a Milano alla guida di una Dodge nera, priva di targa anteriore e con una targa posteriore non corrispondente al telaio della vettura. I militari lo trovano con addosso una pistola scacciacani, riproduzione di una Glock 17 priva di tappo rosso, quattro proiettili a salve e 6 grammi di marijuana. Viene dunque nuovamente denunciato per porto d’armi illegale e per uso d’atto falso.