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CURIOSITÀ 24 FEBBRAIO 2024

Funghi pericolosi nell’acqua: l’inquietante scoperta fatta per caso

Un’indagine recente condotta dall’Unità di Micologia e Microbiologia Ambientale dell’università Rovira i Virgili ha portato alla luce una scoperta che ha destato preoccupazione. Nel corso della ricerca, sono emerse nuove specie di funghi all’interno degli ecosistemi acquatici, che potrebbero essere una potenziale minaccia per la salute umana e animale.

Specie di funghi pericolosi per l’uomo dentro l’acqua: la scoperta

Lo studio ha rivelato una serie di scoperte rilevanti riguardo alle specie di funghi presenti negli ecosistemi acquatici. La ricerca si è concentrata sull’identificazione di nuove specie di funghi, in particolare gli ascomiceti, e sul potenziale impatto che possono avere sulla salute umana e animale. Il progetto ha affrontato una lacuna significativa nelle conoscenze scientifiche riguardanti questi organismi, soprattutto quelli che prosperano nei sedimenti dei fiumi e dei mari.

Secondo le informazioni fornite dalla ricerca, gli ascomiceti presenti nei sedimenti acquatici sono stati studiati solo marginalmente fino ad ora. Questo ha reso difficile comprendere appieno il ruolo che svolgono all’interno degli ecosistemi acquatici e il potenziale rischio che rappresentano per la salute pubblica. Ma l’approfondimento condotto dall’Unità di Micologia e Microbiologia Ambientale ha contribuito a colmare questa lacuna, identificando nuove specie di funghi velenosi valutando il loro potenziale patogeno.

In particolare, la ricerca ha evidenziato come alcuni ascomiceti possano agire da patogeni opportunisti, causando infezioni sia lievi che gravi negli animali che abitano gli ambienti acquatici o li attraversano, compresi gli esseri umani. La presenza di queste specie fungine, soprattutto durante periodi di siccità, può aumentare il rischio di esposizione e di contrarre malattie fungine, mettendo a rischio la salute delle popolazioni vulnerabili. Questa scoperta si aggiunge al temibile batterio mangia-carne scoperto tra le alghe marine.

Il ruolo della siccità e del cambiamento climatico: cosa succede

Il ruolo della siccità e del cambiamento climatico rappresenta un elemento cruciale nell’ecologia dei funghi all’interno degli ecosistemi acquatici. La siccità è un fenomeno meteorologico estremo che può avere conseguenze significative sull’ambiente acquatico e sulla proliferazione dei funghi, specialmente quelli presenti nei sedimenti dei fiumi e dei mari.

Durante i periodi di siccità, le risorse idriche diminuiscono e le condizioni ambientali diventano più aride. Questo può portare alla riduzione del livello dell’acqua nei fiumi e nei laghi, esponendo i sedimenti sottostanti all’aria e alla luce solare. Tale esposizione può creare un ambiente favorevole alla crescita e alla dispersione dei funghi presenti nei sedimenti, aumentando il rischio di contaminazione degli habitat acquatici.

Inoltre, la siccità può influenzare la disponibilità di nutrienti e la composizione chimica dell’acqua, creando condizioni più favorevoli per la crescita dei funghi patogeni. Questi organismi possono proliferare rapidamente in risposta a cambiamenti nelle condizioni ambientali, mettendo a rischio la salute degli animali acquatici e degli esseri umani che dipendono dagli ecosistemi acquatici per il loro sostentamento.

Il cambiamento climatico può influenzare la temperatura dell’acqua, creando condizioni più favorevoli per la crescita dei funghi patogeni. Le temperature più calde possono accelerare il ciclo di vita dei funghi e aumentare la loro capacità di proliferare e infettare gli organismi ospiti.

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