Ha fatto il giro del web questa immagine: un labrador di 3 anni seduto ad osservare in ospedale il letto vuoto del padrone morto. La foto è stata pubblicata su Facebook dal North Star Pet Rescue, un’organizzazione benefica del New Jersey, negli Stati Uniti: Moose stava lì, imperterrito, ad aspettare un ritorno che purtroppo non sarebbe mai avvenuto.
Il cucciolone aveva vegliato per giorni l’umano, standogli accanto negli ultimi momenti di quell’atroce malattia che, poi, li aveva separati per sempre. Ma il post aveva anche un’altra finalità: non solo ribadire l’assoluta fedeltà a quattro zampe che trascende la vita ma anche cercare per Moose un nuovo proprietario, che potesse lenire il suo dolore e dargli l’amore di cui aveva bisogno.
L’immagine è stata infatti prontamente condivisa migliaia di volte, tanto che il canile che si è fatto carico della vicenda è stato letteralmente inondato di richieste d’adozione. E proprio attraverso i canali social del rifugio è stato scritto per Moose il lieto fine: una nuova casa, una meravigliosa famiglia desiderosa di prendersi cura di lui per il resto della vita.
Una vicenda commovente fortunatamente finita bene, che ci ricorda (attraverso quella struggente e indimenticabile immagine di Moose) quanto i cani abbiano da dare; in fondo lo diceva anche il filosofo tedesco Schopenhauer, “chi non ha avuto un cane non sa cosa significhi essere amato”.