La maggior parte dei dispositivi difettosi è stata certificata con il cosiddetto marchio CE2163, codice appartenente al laboratorio Universalcert di Istanbul, Turchia. Perché? Le mascherine, ma anche altri dispositivi medici come tamponi antigenici e test sierologici, in questo contesto pandemico beneficiano di un canale privilegiato: in questi casi cioè l’autocertificazione europea non è soggetta ad alcun controllo.