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CURIOSITÀ 04 GENNAIO 2024

Svelato il mistero di Raffaello grazie all’intelligenza artificiale

Uno dei dipinti più discussi attribuiti a Raffaello, la Madonna della Rosa, è stato al centro di un’indagine rivoluzionaria che ha coinvolto una nuova prospettiva: l’intelligenza artificiale. Da uno studio condotto nel Regno Unito è emerso che, sebbene l’intervento artistico primario sia attribuito alla bottega di Raffaello, la mano che ha plasmato San Giuseppe potrebbe essere stata quella di Giulio Romano o Giovan Francesco Penni, membri della cerchia artistica di Raffaello.

Raffaello e il Rinascimento italiano

Diamo prima uno sguardo al contesto storico: Raffaello è stato uno dei più grandi pittori del Rinascimento italiano. Attivo nel XV-XVI secolo, è celebre per le sue opere di straordinaria bellezza, equilibrio e perfezione compositiva. La sua arte ha influenzato generazioni successive, e lui stesso è considerato uno dei maestri indiscussi dell’arte occidentale. Contemporaneo di Raffaello, Michelangelo Buonarroti, un altro gigante dell’arte rinascimentale, lasciò un’impronta indelebile con capolavori come il David di Michelangelo, esemplare per la sua maestria tecnica e la sua monumentalità, contribuendo a definire il panorama artistico del Rinascimento italiano.

L’analisi dei quadri di Raffaello con l’ausilio dell’AI

Lo sguardo acuto dell’intelligenza artificiale si è posato sul misterioso dipinto della Madonna della Rosa, attribuito a Raffaello, aprendo nuovi scenari sulla mano che lo ha di fatto dipinto. Un gruppo di esperti dell’Università britannica di Bradford ha collaborato per gettare luce su un enigma che da tempo fa discutere gli esperti d’arte. Il quadro è stato realizzato per intero da Raffaello? Oppure qualche altro pittore ha contribuito a terminare l’opera?

Cosa è emerso dallo studio dell’intelligenza artificiale

L’AI, con un algoritmo attentamente sviluppato e addestrato dal team di ricerca, ha analizzato dettagliatamente l’opera. Dai tratti distintivi delle pennellate alla tavolozza cromatica, dall’ombreggiatura a ogni singolo aspetto, nulla è sfuggito alla sua rigida osservazione. I risultati, pubblicati su Heritage Science, hanno sorpreso: l’IA ha sciolto parte del mistero, identificando una mano estranea nella realizzazione della figura di San Giuseppe, dipinto sulla sinistra del quadro.

Cosa rappresenta la Madonna della Rosa di Raffaello

La Madonna della Rosa, creata tra il 1518 e il 1520 e custodita nel Museo del Prado di Madrid, ha sempre destato dibattiti accesi tra gli studiosi della materia. La discussione sull’attribuzione dell’opera, talvolta attribuita ad artisti della bottega di Raffaello, è da tempo oggetto di analisi e studio approfonditi.

L’ispirazione per questa opera potrebbe derivare dalla “Madonna dei Fusi” di Leonardo da Vinci, l’incontro potrebbe aver avuto luogo durante l’ultimo soggiorno di Raffaello a Roma tra il 1513 e il 1516. Il dipinto prende il nome dalla rosa posata sul ripiano in primo piano, sebbene questa parte dell’opera sia stata oggetto di controversie e non sia presente in tutte le repliche.

Il dipinto raffigura la Vergine, il Bambino e San Giovanni Battista, con San Giuseppe che osserva la scena. Proprio il volto di San Giuseppe, secondo l’analisi dell’AI, si distacca stilisticamente dal resto dell’opera, suggerendo una mano diversa. Fin dal XIX secolo, si è discusso del personaggio di San Giuseppe, non riconducibile allo stile di Raffaello, che invece si rispecchia chiaramente negli altri personaggi. Ora, questa discrepanza stilistica è stata confermata dall’intelligenza artificiale, confermando le teorie di un coinvolgimento altri pittori nella creazione dell’opera.

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