Il 12 giugno 2022 sarà la data del Referendum sulla giustizia e per le elezioni comunali. Come per ogni turno elettorale la commissione è composta da scrutatori, presidenti e segretari. Ma come si partecipa a queste mansioni e quanto si guadagna?
Come partecipare allo spoglio elettorale
Il 12 giugno 2022 si vota per il referendum sulla giustizia e per le elezioni comunali in 27 comuni italiani. Per ricoprire le cariche di scrutatori, presidente e segretari bisogna essere in possesso di alcuni requisiti. Per partecipare come scrutatore bisogna:
- essere cittadini italiani
- elettori del Comune dove si fa domanda
- avere il diploma di terza media
In seguito è necessario fare domanda presso il proprio comune di appartenenza per essere inseriti in un apposito elenco. È prevista una nomina ufficiale degli scrutatori. E successivamente la notifica per gli scrutatori e i presidenti di seggio. Gli scrutatori devono garantire la loro presenza:
- il sabato prima delle elezioni dalle 16 per le operazioni preliminari
- durante le votazioni
- durante le spoglio, subito dopo la chiusura del turno d’elezione
Come avviene la nomina dei presidenti e segretari
La nomina di presiedete invece viene affidata alla Corte d’appello competente entro il 30esimo giorno precedente alle votazioni. Secondo i termini di legge questa figura viene spesso assegnata a magistrati, avvocati e procuratori dell’Avvocatura dello Stato oppure ai funzionari giudiziari, notai o cittadini idonei secondo il presidente della Corte. Mente i segretari vengono convocati dai presidenti di seggio prima dell’insediamento dell’ufficio elettorale.
Quanto si guadagna prestando servizio durante le votazioni
Per quanto riguarda i compensi, i scrutatori e i segretari percepiscono, in caso di referendum, 104 euro a cui se ne aggiungono altri 120 per le elezioni amministrative o politiche. In presenza di più votazioni (escluso referendum) il compenso aumenta ancora di 25euro. Per più votazioni incluso il referendum invece il compenso sale a 22 euro, fino ad un massimo di quattro maggiorazioni. Il compenso per i paesi dove si vota anche per le elezioni amministrative, dunque, è pari a 192 euro. Per il presidente invece il compenso sale di 33 euro per un totale di 208 euro. Il compenso per le tre categorie è esentasse e non fa reddito ai fini fiscali.
Il referendum che avrà luogo il prossimo 12 giugno 2022 è un referendum abrogativo sulla giustizia che comprende 5 quesiti.