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CURIOSITÀ 10 MARZO 2024

Svelato il mistero delle lucciole: come fanno a fare luce e perché si illuminano

Le lucciole sono insetti affascinanti e amatissimi da grandi e piccoli. In alcune città si organizzano passeggiate notturne nei parchi per vederle in azione. Simbolo di romanticismo e fantasia, questi insetti popolano anche il mondo delle fiabe, spesso accompagnando fate e personaggi fatati. La particolarità che cattura l’attenzione è la loro capacità di emettere segnali lampeggianti luminosi. Un recente studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Communications ha rivelato le cause che permettono alle lucciole di illuminare l’oscurità.

Svelato il gene che permette alle lucciole di illuminarsi

I ricercatori hanno esaminato la genetica che porta allo sviluppo della più nota caratteristica delle lucciole, la bioluminescenza, e si sono interrogati sulla natura di questo fenomeno. Per capire perché le lucciole si illuminano hanno analizzato da vicino il genoma di un esemplare maschio

Lo studio si è soffermato su otto geni detti “homeobox” peculiari durante lo sviluppo embrionale e fondamentali per la formazione dell’organo luminoso nelle lucciole adulte. Mentre sono ancora delle piccole larve, infatti, l’organo luminoso serve ad allontanare i predatori, mentre da grandi la luce diviene anche un utile strumento al fine riproduttivo e comunicativo.

Perché le lucciole si illuminano e come fanno a fare luce

I risultati dell’analisi hanno mostrato che un enzima chiamato luciferasi svolge il ruolo centrale in quanto produce luce quando si ossida. Tale gene deve essere prima espresso e poi trasportato nell’organello posto sotto l’addome di questa specie d’insetto, dove avviene la reazione. A fare ciò sono dei fattori che attivano un gene chiamato AlLuc1 che aiuta a produrre la luciferasi che a sua volta rende bioluminescente l’organo luminoso. Altri tre geni si occupano invece del controllo dell’intensità della luce emessa.

Perché le lucciole stanno sparendo e cosa possiamo fare

Purtroppo però questi insetti che brillano al buio stanno scomparendo. Disboscamento, inquinamento luminoso e smog stanno minacciando l’habitat delle lucciole mettendo a rischio estinzione le 2mila specie censite. Nello specifico la principale nemica della bioluminescenza è la luce artificiale delle città. L’inquinamento luminoso manda infatti in crisi la comunicazione delle lucciole tramite il loro organo luminoso.

Per proteggere e far tornare le lucciole bisogna ricreare il loro habitat ideale per esempio lasciando dei resti legnosi e dei mucchietti di foglie ai margini della proprietà e creando un’area umida e al buio. La luce delle lucciole serve infatti ai maschi per segnalare la propria disponibilità. Se una femmina nei paraggi è interessata, risponde allo stesso modo, comunicando la propria posizione sul terreno, dove poi il maschio la raggiunge. Le luci della città, le insegne luminose e tutte le fonti di luce artificiale rendono questo sistema di comunicazione estremamente difficile.

Perciò sarebbe utile installare sensori di movimento, timer e regolatori di intensità sulle luci esterne delle nostre case, chiudere le tende di notte per evitare che l’illuminazione interna della casa si diffonda all’esterno e spegnere del tutto le luci, quando possibile. Anche l’uso di coperture e schermature per la visibilità stradale ed esterna può essere d’aiuto per aiutare le lucciole a scambiarsi messaggi senza interferenze.

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