Nel maggio 2015, l’allora diciassettenne statunitense Zack Clements si accasciò al suolo nel campo della Victory Life Academy di Brownwood, in Texas, colto da arresto cardiaco durante un allenamento scolastico di football americano.
Le manovre di rianimazione sul posto e la conseguente corsa in ospedale sembrarono non sortire alcun effetto, ma dopo 20 minuti di totale assenza di battito, il cuore del ragazzo riprese inspiegabilmente a pulsare.
I medici, increduli ma speranzosi, disposero il trasporto in elicottero del teenager al Cook Children’s Hospital di Fort Worth, ed il giovane texano si risvegliò dal coma profondo in un letto del reparto di terapia intensiva del nosocomio pediatrico dopo 72 ore, raccontando un’incredibile esperienza di pre-morte.
“Ho visto Gesù”
La straordinaria ripresa di Zack colse tutti alla sprovvista, ma a rendere questa vicenda ancora più simile ad un miracolo, furono le sue dichiarazioni dopo il risveglio, riportate la sera stessa dalla CBS: “mentre il mio cuore non batteva, ho visto un uomo con lunghi capelli arruffati ed una folta barba e non mi ci è voluto molto per capire che si trattava di Gesù.
Mi sono avvicinato e lui mi ha messo una mano sulla spalla, dicendomi che non dovevo preoccuparmi, perché tutto sarebbe andato per il meglio.”
Visto che l’equipe medica che soccorse il 17enne riteneva inspiegabile il suo ritorno in vita, la famiglia Clements si convinse che a salvarlo fosse stato l’intervento divino da lui descritto: “anche se è difficile da credere, questa è l’unica cosa che può avere senso”, dichiararono i genitori del ragazzo quando vennero intervistate dai Media locali.
È successo anche in Arizona nel 2018
Tina Hines, madre di quattro figli, è stata vittima di un infarto nel febbraio del 2018, mentre si preparava per effettuare una gita a Phoenix, in Arizona, con la sua famiglia.
Come avvenuto per Zack Clements tre anni prima, l’intervento dei sanitari per rianimarla era purtroppo parso vano. Dopo 27 interminabili minuti di assenza di segni vitali, però, la donna si è risvegliata e, non riuscendo subito a parlare, ha chiesto carta e penna per scrivere un messaggio.
Le enigmatiche parole da lei tracciate sul foglio sono state “è reale” ed hanno preceduto un racconto che di realistico sembrava avere molto poco.
Tina, infatti, ha dichiarato di aver visto il Paradiso, luminoso e vibrante di colori e la figura di Gesù che si stagliava davanti ai suoi occhi, avvolta da una brillante luce gialla.
Near Death Experiences
In base ad alcune ricerche effettuate, circa un terzo delle persone che hanno sfiorato la morte riferiscono di aver sperimentato le cosiddette NDE, Near Death Experiences, che gli scienziati non sono ancora riusciti a spiegare del tutto.
Tra le diverse descrizioni rese, le più comuni sono la rivisitazione della propria vita come in un film, il passaggio attraverso un tunnel che termina con una luce accecante, la visione di paesaggi celestiali simili a come si immagina il Paradiso e l’incontro con figure mistiche o con persone care decedute.