Sulla rivista Geophysical Research Letters sono stati pubblicati i risultati di un modello elaborato al computer progettato specificatamente per monitorare i fronti verticali dei ghiacciai, ovvero dove il ghiaccio incontra l’oceano ad angolo acuto. Dai dati è emerso che un fronte glaciale dell’Alaska si sta sciogliendo fino a 100 volte più velocemente di quanto ipotizzato in precedenza. Il modello può essere utilizzato per migliorare sia i modelli oceanici che quelli delle calotte glaciali, elementi cruciali per studiare l’andamento climatico globale
Uno studio al computer anticipa il futuro dei ghiacciai: è un cattivo presagio
Dopo aver parlato delle città che non vedranno il sole per due mesi, vediamo a cosa serve e cosa è stato scoperto sui ghiacciai grazie al nuovo studio al computer sui fronti verticali della Groenlandia. Il nuovo modello permette di avere un’idea più precisa di come si stanno sciogliendo i fronti verticali dei ghiacciai. Lo scioglimento della calotta della Groenlandia, per esempio, è un importante predittore dell’innalzamento del livello del mare. Questo tratto ghiacciato è il secondo più grande della Terra e copre circa l’80% della nazione nordica. Se si sciogliesse completamente, come accadde al culmine del periodo interglaciale Eemiano circa 125.000 anni fa, il livello globale del mare potrebbe aumentare di 20 piedi, ovvero circa 6,1 metri.
Perché i ghiacciai si stanno sciogliendo così velocemente (non è un buon segno)
Mentre in Italia c’è l’allarme per l’edera velenosa, un’altra minaccia molto più pericolosa mette a rischio la vita dell’intera umanità: il problema del rapido scioglimento dei ghiacciai ha infatti numerose ripercussioni sull’ambiente e il clima della Terra. A partire dalla rivoluzione industriale, le emissioni di anidride carbonica e di altri gas serra hanno innalzato le temperature ai poli iniziando a far sciogliere i ghiacciai. Secondo quanto sottolineato dal Wwf, anche se nei prossimi decenni dovessimo ridurre le emissioni più di un terzo dei ghiacciai rimanenti nel mondo si scioglierà prima del 2100. Questo comporta dei significativi cambiamenti dell’ecosistema. Le distese del mare di ghiaccio presenti sono una sorta di copertura preventiva sulla Terra e sugli oceani. Lo scioglimento dei ghiacciai influirebbe negativamente sulle correnti oceaniche, poiché enormi quantità di acqua fredda provenienti dall’Antartide non si riverserebbero più negli oceani più caldi rallentandone le correnti, e farebbe salire il livello dei mari con il rischio di sommergere intere città lungo le coste.