L’aereo è considerato uno dei mezzi di trasporto più sicuri, ma chi ha vissuto una forte turbolenza sa quanto possa essere destabilizzante. Questo fenomeno, causato da fattori naturali come catene montuose, tempeste o correnti a getto, può trasformare un volo tranquillo in un’esperienza inquietante. Alcune tratte in particolare sono note per le loro turbolenze frequenti e intense. Scopriamo quali sono e come il cambiamento climatico sta influenzando i viaggi aerei.
Quali sono le tratte aeree con più turbolenze al mondo
Ogni anno, migliaia di voli vengono monitorati per identificare le rotte più turbolente. Secondo i dati di Turbli.com, che analizzano 10.000 tratte su 550 aeroporti globali, le Ande in Sud America e l’Himalaya in Asia dominano la classifica. La misurazione della turbolenza si basa sull’indice eddy dissipation rate (EDR), che classifica i livelli da leggeri (0-20) a estremi (80-100).
Ecco la top 10 delle rotte più turbolente al mondo:
- Mendoza (MDZ) – Santiago (SCL), 196 km: 24.684 EDR
- Cordoba (COR) – Santiago (SCL), 660 km: 20.214 EDR
- Mendoza (MDZ) – Salta (SLA), 940 km: 19.825 EDR
- Mendoza (MDZ) – San Carlos de Bariloche (BRC), 946 km: 19.252 EDR
- Kathmandu (KTM) – Lhasa (LXA), 571 km: 18.817 EDR
- Chengdu (CTU) – Lhasa (LXA), 1265 km: 18.644 EDR
- Santa Cruz (VVI) – Santiago (SCL), 1905 km: 18.598 EDR
- Kathmandu (KTM) – Paro (PBH), 402 km: 18.563 EDR
- Chengdu (CTU) – Xining (XNN), 685 km: 18.482 EDR
- San Carlos de Bariloche (BRC) – Santiago (SCL), 861 km: 18.475 EDR
Non sorprende che le montagne svolgano un ruolo fondamentale: le correnti d’aria create dai rilievi possono provocare turbolenze forti e imprevedibili.
In Europa, la tratta più turbolenta è Nizza (NCE) – Ginevra (GVA) con un EDR di 16.065, seguita da Nizza-Zurigo e Milano-Zurigo. Negli Stati Uniti, invece, il volo Albuquerque (ABQ) – Denver (DEN) è il più turbolento, con un EDR di 17.751, complici le Montagne Rocciose.
Le rotte asiatiche sono dominate dall’Himalaya, come il volo Kathmandu-Lhasa, mentre in Oceania la tratta Christchurch (CHC) – Wellington (WLG) è la più soggetta a turbolenze.
L’effetto del cambiamento climatico sui viaggi aerei
Il cambiamento climatico sta già influenzando la frequenza e l’intensità delle turbolenze durante i voli. Secondo uno studio pubblicato su Geophysical Research Letters, le turbolenze in aria chiara (clear-air turbulence, CAT) sono in aumento. Questo tipo di turbolenza si verifica senza segnali visibili, come nuvole o tempeste, rendendola particolarmente difficile da prevedere e gestire.
Le CAT si sviluppano principalmente vicino alle correnti a getto, flussi d’aria ad alta velocità situati nella troposfera superiore, dove volano gli aerei commerciali. Quando queste correnti incontrano wind shear verticali (rapidi cambiamenti nella velocità o direzione del vento), si creano instabilità che possono scuotere gli aeromobili.
Il riscaldamento globale sta aumentando la quantità di energia nell’atmosfera, intensificando le correnti a getto e i wind shear. Di conseguenza, le turbolenze in aria chiara, che oggi si verificano nell’1% dei voli nell’emisfero settentrionale, potrebbero raddoppiare entro il 2050.
Gli esperti rassicurano che, per gli aerei commerciali, queste turbolenze non rappresentano un pericolo diretto. Possono però aumentare il disagio per i passeggeri, i costi operativi e il rischio per i velivoli più piccoli di effettuare un volo da brividi.
Dal 2009 al 2022, le turbolenze in aereo hanno causato 38 incidenti mortali su jet privati e ultraleggeri, mostrando appunto i rischi per questi tipi di velivoli.