Ferrari 296 Challenge, l’ultima arma segreta del Cavallino

Alle Finali Mondiali 2023, Ferrari presenta la nuova 296 Challenge, la vettura che sostituisce la 488 Challenge Evo nel campionato monomarca

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

GIORNALISTA AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

È giunto il tempo della staffetta, del passaggio del testimone, tra la Ferrari 488 e la nuova 296, con quest’ultima che diviene la regina incontrastata del campionato monomarca del Cavallino Rampante, che il prossimo anno toccherà la sua 32esima edizione. La nuova e affilatissima arma di Maranello si chiama Ferrari 296 Challenge ed è stata presentata alle Finali Mondiali 2023 sul circuito del Mugello, fortino delle Rosse.

Il cambiamento è notevole, perché per la prima volta – in nove modelli – si passa da un robusto V8 a un efficacissimo V6. I gentleman driver sono avvisati, la 296 Challenge promette comunque emozioni roboanti.

L’evoluzione del Ferrari Challenge

Nel corso degli anni il Ferrari Challenge si è evoluto a tal punto che adesso è diventato un anticamera del professionismo e un trampolino di lancio per piloti che hanno l’ambizione di misurarsi nel GT. Anche per questo motivo, la Ferrari 296 GTB non poteva essere una base di partenza ottimale, cosa che ha spinto i tecnici di Maranello a usare la 296 GT3 (per approfondire) come punto di riferimento.

Il risultato è che la nuova estrema berlinetta di Maranello sfoggia un propulsore V6 de-ibridizzato, che tocca la ragguardevole quota di 700 cavalli e soprattutto raggranella una potenza specifica di 234 CV/litro. Tecnicamente la vettura evidenzia delle soluzioni tecniche di spicco come l’S-Duct, che permette di far confluire l’aria verso il radiatore centrale per per poi uscire tramite uno sfogo sul cofano, e come l’ala posteriore detta a “collo di cigno“.

Se facciamo una paragone con la 296 GTB si nota lo stravolgimento dell’impianto frenante (dischi CCM-R Plus con diametro di 408 mm all’anteriore e 390 mm al posteriore), e non potrebbe essere diversamente, mentre per la stabilità sull’asfalto il compito tocca anche ai pneumatici Pirelli sviluppati appositamente per la 296 Challenge.

Ferrari toglie la batteria ad alto voltaggio

Sulla Ferrari 296 Challenge desta molta curiosità il gruppo propulsore, perché i tecnici di Maranello hanno eliminato la batteria ad alto voltaggio, per ridurre il peso della sportivissima berlinetta. Certo, non si sono limitati soltanto a questo, perché il rivoluzionario V6 biturbo è stato portato a un nuovo livello, conquistando molti più cavalli del passato per raggiungere prestazioni di primissimo piano. Anche la pressione dei turbocompressori è stata rivista con un incremento del 10% a 180.000 giri al minuto, elemento che fa innalzare il livello di esuberanza. Cronometro alla mano, la 296 Challenge batte la 488 Challenge Evo di due secondi sul tracciato del Mugello. Niente male.

La nuova Ferrari 296 Challenge gareggerà nel monomarca
Fonte: Ufficio Stampa Ferrari
La Ferrari 296 Challenge è l’erede della 488 Challenge Evo

Ferrari 296 Challenge, abitacolo rivisto

Oltre ai tanti accorgimenti tecnici, anche l’abitacolo della nuova berlinetta del Cavallino Rampante presenta delle introduzioni affascinanti, a partire dal design del volante che, rispetto a quello della 488 Challenge Evo, ottiene delle sostanziali migliorie e degli innesti specifici. Il primo elemento sul quale cade l’occhio è il posizionamento della barra a Led dei giri motore, che è stata collocata nel quadro strumenti digitale, dove è di più facile lettura, poi, muta anche la disposizione dei comandi sulla plancia, per rendere le funzioni più importanti più semplici da trovare e – soprattutto – da utilizzare. Alla Ferrari, come si può vedere anche con la 499P Modificata, sanno fare i guanti alle mosche e anche stavolta lo hanno dimostrato.