Lo studio che salva le auto benzina dall’estinzione

Le auto con motori a benzina possono essere salvate grazie allo studio di un gruppo di ricercatori

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Redazione

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C’è uno studio che può salvare le auto a benzina dall’estinzione: è stato realizzato da Demuynck, Mendoza Villafuerte, Bosteels, Pannwitz, Tietze, Sens, Williams, Bouet e Chaillou, un gruppo di ricercatori di alto livello che si è dedicato allo sviluppo di soluzioni per abbattere le emissioni di CO2.

Lo studio è stato presentato in occasione dell’International Vienna Motor Symposium del 2022 che si è tenuto nella capitale dell’Austria. I progettisti e ricercatori hanno portato avanti un lungo e articolato lavoro sui segreti del funzionamento dei motori termici, concentrandosi sulle soluzioni per porre fine ai gas a effetto serra e inquinanti emessi dagli scarichi delle vetture. Un giorno potrebbero essere ricordati come gli uomini che hanno salvato i propulsori termici.

Auto a benzina: uno studio le salva dall’estinzione

Il lavoro presentato a Vienna da Demuynck, Mendoza Villafuerte, Bosteels, Pannwitz, Tietze, Sens, Williams, Bouet e Chaillou, descrive in maniera dettagliata l’implementazione di un sistema avanzato di controllo delle emissioni su un’automobile dimostrativa a benzina. L’esperimento convalida una quantità irrisoria di emissioni inquinanti su combustibili rinnovabili e sostenibili.

Intitolato Zero-Impact Emissions from a Gasoline Car with Advanced Emission Controls and E-Fuels, lo studio descritto a Vienna potrebbe diventare decisivo nel futuro di tutto il comparto automobilistico, soprattutto in un particolare momento storico in cui il Parlamento Europeo ha deciso di porre fine alla vendita e alla produzione di auto benzina e diesel a partire dal 2035, in favore delle sole vetture elettriche.

Il veicolo dimostrativo utilizzato dai ricercatori è dotato di un propulsore a benzina mild-hybrid da 48 V con un motore turbo a iniezione diretta da 1,5 litri. L’auto ha un sistema di controllo delle emissioni formato da un catalizzatore a tre vie TWC in posizione accoppiata, insieme a un filtro antiparticolato posto sotto il pavimento, a un secondo TWC e un altro catalizzatore di scorrimento ad ammoniaca.

In base allo studio si riscontrano bassissime emissioni inquinanti ottenute nel confronto con la benzina di riferimento, sfruttando due combustibili sostenibili: la Blue Gasoline e l’e-Fuel disponibile a medio termine per poter raggiungere il 100% di contenuto rinnovabile. Una scoperta eccezionale che potrebbe risollevare le sorti del mercato automobilistico in forte crisi da anni.

Come ridurre le emissioni delle auto a benzina

L’obiettivo dello studio, ampiamente raggiunto, era quello di dimostrare che un veicolo dotato di un motore a combustione interna adeguatamente riprogettato e alimentato, è capace di soddisfare i requisiti carbon neutral tanto quanto un veicolo Bev alimentato elettricità rinnovabile e un FCEV rifornito con idrogeno verde.

Secondo gli autori dello studio “per decenni a venire nel contesto mondiale la maggior parte dei nuovi veicoli sarà equipaggiata con un motore a combustione interna. Tutte le emissioni che possono essere ridotte ora avranno un impatto significativo sulla mitigazione del cambiamento climatico a causa dell’effetto cumulativo di ogni grammo di CO2 emesso nell’atmosfera”.

Lo studio, dunque, potrebbe salvare i propulsori a benzina dall’estinzione, in un momento in cui il futuro del settore automobilistico mondiale ha compiuto una virata decisa sull’elettrico. La pubblicazione del lavoro dei ricercatori arriva a pochi giorni di distanza dalla dura reazione del Governo italiano allo stop ai motori termici voluto dall’Unione Europea.