Additivo motori Diesel: come si usa e a che serve

Tenere puliti i componenti meccanici del motore Diesel migliorano le performance dell'auto: ecco come funzionano nel dettaglio gli additivi

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Francesco Menna

Ingegnere Meccanico

Laureato in Ingegneria Meccanica, sono un appassionato di motori e musica. Quando non scrivo, suono la chitarra. Il mio sogno? Lavorare nel mondo automotive.

Gli additivi per i motori Diesel sono sostanze chimiche utilizzate per migliorare le prestazioni e le caratteristiche di questo specifico carburante. Essi vengono comunemente miscelati con il Diesel in varie concentrazioni per ottenere determinati benefici, come ottimizzare l’efficienza del motore, ridurre le emissioni inquinanti, prevenire l’usura del propulsore e migliorare la stabilità del carburante.

Quanti tipi di additivi per motori Diesel esistono

Esistono vari tipi di additivi e ognuno di essi ha delle specifiche funzioni. Di seguito, sono riportati i più importanti:

  • cetano booster: aumentano il numero di cetano del Diesel, migliorando l’accensione del carburante e riducendo il rumore del motore;
  • antischiuma: prevengono la formazione di schiuma durante il rifornimento;
  • antigelo: evitano il congelamento del carburante nelle linee di alimentazione e nel serbatoio, garantendo che il carburante possa fluire liberamente anche a basse temperature;
  • antiossidanti e inibitori di corrosione: proteggono il sistema di alimentazione del motore da ruggine, corrosione e ossidazione del carburante;
  • detergenti: mantengono puliti i componenti del motore, riducendo il deposito di carbonio e migliorando l’efficienza del gruppo propulsore;
  • stabilizzanti: prevengono la decomposizione e l’invecchiamento del combustibile nel tempo, mantenendone intatta la qualità;
  • lubrificanti: riducono l’usura dei componenti in movimento, migliorando la durata e le prestazioni del motore;
  • agenti riducenti di emissioni: riducono specifiche emissioni inquinanti come gli ossidi di azoto (NOx) o le particelle di particolato (PM), migliorando la conformità alle normative ambientali.

Tra quelli elencati, di solito, i più utilizzati in assoluto sono quelli per rimuovere le impurità dagli iniettori e per ripulire la presenza di residui dovuta all’utilizzo prolungato e ripetuto del Biodiesel. Entrambi rientrano nella categoria dei detergenti, descritta precedentemente.

Come funzionano gli additivi detergenti

Gli additivi detergenti per i motori Diesel sono composti da una combinazione di sostanze chimiche progettate per rimuovere e prevenire l’accumulo di depositi di carbonio e altre impurità nei componenti critici del sistema di alimentazione del motore, come gli iniettori del carburante. Questi depositi possono formarsi a causa della combustione incompleta del Diesel, della presenza di impurità nel carburante stesso o a causa della formazione di residui dalla combustione.

Per comprendere appieno come gli additivi detergenti funzionano e dove agiscono all’interno del sistema di alimentazione del motore, è importante considerare il processo di iniezione del carburante. Quando il Diesel viene iniettato in camera di combustione, gli iniettori spruzzano il carburante ad alta pressione e lo vaporizzano, creando una miscela. Tuttavia, nel corso del tempo, possono formarsi depositi sulle superfici degli iniettori e all’interno della camera a causa della combustione incompleta e di altre impurità presenti nel combustibile.

Gli additivi contengono agenti detergenti che si legano alle particelle sedimentate e le solubilizzano, rendendo più facile la loro rimozione. Possono sciogliere depositi di carbonio e altre impurità dai componenti del sistema di alimentazione del motore, inclusi gli iniettori. Possono anche contenere agenti disperdenti che impediscono alle particelle di deposito di riagglomerarsi e di aderire alle superfici dei componenti del motore. Ciò aiuta a mantenere puliti gli iniettori e altri componenti critici. Alcuni additivi possono includere anche inibitori di corrosione che li proteggono dall’ossidazione causata da impurità nel carburante o dall’umidità.

Come si usa l’additivo

Non esiste una regola specifica per l’uso degli additivi Diesel che stabilisca un intervallo temporale per la pulizia delle componenti meccaniche. Se il proprietario dell’auto monitora attentamente i consumi del veicolo, può facilmente notare anche piccoli peggioramenti e intervenire tempestivamente con la pulizia.

Tuttavia, poche persone sono in grado di tenere sotto controllo con precisione i consumi o il tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h del proprio veicolo. Identificare iniettori o candele sporche non è semplice. I sintomi come il fumo grigio dallo scarico, l’aumento dei consumi e la riduzione della potenza del motore sono generici e non sempre facilmente interpretabili. Di solito, si consiglia di effettuare la pulizia con l’additivo ogni 20.000 km percorsi circa, in concomitanza con il tagliando.

Si consiglia di aspettare di avere il serbatoio quasi vuoto, in modo che l’azione dell’additivo sia più efficace, con una minima quantità di gasolio al suo interno. L’additivo va, quindi, versato nel serbatoio secondo le dosi raccomandate sull’etichetta e successivamente effettuato il rifornimento di carburante. Mantenere gli iniettori del veicolo puliti è fondamentale per garantire sempre efficienza e prestazioni ottimali.