Femminicidio di Daniela Coman a Prato di Correggio vicino Reggio Emilia, fermato l'ex compagno Peter Pancaldi
Daniela Coman trovata morta in casa da Peter Pancaldi, il compagno, a Prato di Correggio: l'uomo è stato fermato dai carabinieri, accusato di femminicidio
Ennesimo femminicidio. Una donna di 47 anni, Daniela Coman, è stata trovata senza vita tra il 14 e il 15 maggio all’interno dell’abitazione dell’ex compagno a Prato di Correggio, in provincia di Reggio Emilia. L’uomo è stato arrestato per omicidio. È stato fermato nella tarda serata di giovedì e portato in carcere, non avrebbe risposto alle domande degli inquirenti. Sembra che l’abbia attirata con l’inganno e soffocata.
- Donna trovata morta a Prato di Correggio
- Femminicidio Daniela Coman, fermato il compagno
- L'ipotesi del soffocamento
- La denuncia di scomparsa dell'ex
- Chi è Peter Pancaldi
Donna trovata morta a Prato di Correggio
Daniela Coman, impiegata di 47 anni di origini romene, è stata trovata morta nella serata di mercoledì 14 maggio in un appartamento di Prato, frazione di Correggio, in provincia di Reggio Emilia.
Il corpo privo di vita della donna è stato trovato all’interno dell’abitazione del suo ex compagno dai carabinieri, che la stavano cercando dopo una denuncia di scomparsa. Lo riporta Adnkronos.
Fonte foto: © 2025 OpenMapTiles | © 2025 OpenStreetMap contributors | © 2025 TomTom | Tuttocittà
L’uomo non c’era, i militari assieme ai vigili del fuoco hanno dovuto forzare la porta per entrare. Una volta all’interno hanno trovato la donna morta nel letto.
Dal primo esame non stati trovati segni evidenti di violenza. Spetterà all’autopsia chiarire le cause della morte e a quando risale il decesso.
Femminicidio Daniela Coman, fermato il compagno
Nella serata di giovedì 15 maggio, l’ex compagno è stato fermato e condotto in carcere a Reggio Emilia con l’accusa di omicidio volontario.
Come riporta il Resto del Carlino, l’uomo, Peter Pancaldi, 45 anni, è stato rintracciato dai carabinieri alcune ore – intorno alle 2:30 del mattino – dopo il ritrovamento del cadavere di Daniela Coman.
I militari lo hanno trovato nel Modenese a bordo della Peugeot bianca della donna, in stato di alterazione, dopo aver seguito le tracce della vettura.
Portato in caserma e interrogato dagli investigatori, avrebbe confessato di aver ucciso l’ex perché gli avrebbe fatto lasciare la precedente compagna, che lo sosteneva anche economicamente.
Il fermo è stato disposto dalla pm Valentina Salvi.
L’ipotesi del soffocamento
Il procuratore Calogero Paci, che ha coordinato le indagini, ha riferito che i due si erano lasciati.
La mattina di mercoledì 14 maggio, Daniela Coman sarebbe stata chiamata dal 45enne con la scusa di recuperare suoi effetti personali ancora in casa.
L’incontro si sarebbe svolto in modo pacifico, ma poi Peter Pancaldi l’avrebbe ricontattata, dicendole che in un pc e in una macchina fotografica ci fossero delle foto di suo figlio – un ragazzino di 11 anni che Daniela aveva avuto dall’ex marito – e di andare a recuperarle.
Sarebbe stata una scusa, avrebbero ricostruito gli inquirenti: in quella seconda occasione sarebbe avvenuto il delitto.
La denuncia di scomparsa dell’ex
A far scattare le ricerche di Daniela Coman era stato l’ex compagno, 68enne di Sassuolo (Modena). I due hanno un figlio, dopo essersi lasciati un anno fa avevano mantenuto buoni rapporti e si sentivano spesso.
Non avendo sue notizie da un paio di giorni, l’uomo ha presentato denuncia di scomparsa ai carabinieri.
Nella denuncia l’uomo avrebbe fatto riferimento alla preoccupazione per la relazione della donna con il nuovo compagno.
Chi è Peter Pancaldi
La Gazzetta di Reggio aggiunge che Peter Pancaldi avrebbe alle spalle dei precedenti e fosse in cura al Sert per problemi di tossicodipendenza.
Il 45enne sarebbe disoccupato.
