Delitto di Garlasco, l'avvocato Lovati torna a parlare del sicario: "È uno 007, un professionista"

Massimo Lovati insiste con la teoria del sicario dietro il delitto di Garlasco: "Chi ha ammazzato Trockij?". L'assassino sarebbe uno 007

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Massimo Lovati è sempre più convinto che l’assassino di Chiara Poggi sia un sicario. Per il difensore di Andrea Sempio la spiegazione del delitto di Garlasco è da ricercare nelle scoperte fatte dalla vittima nei mesi prima del suo omicidio, informazioni che la 26enne avrebbe ottenuto e che avrebbero preoccupato una non meglio specificata organizzazione criminale che, per metterla a tacere, avrebbe assoldato un killer. E per giustificare la sua teoria Lovati cita l’uccisione di Lev Trockij, freddato dall’agente segreto spagnolo Ramón Mercader nel 1940 mentre si trovava a Città del Messico.

Chiara Poggi uccisa da un sicario, Lovati: "Come Trockij"

In collegamento con Morning News martedì 15 luglio Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, scomoda il nome di Lev Trockij, tra i fautori della Rivoluzione d’ottobre inviso a Stalin ucciso nel 1940 a Città del Messico dall’agente segreto spagnolo Ramón Mercader.

Lo fa, Lovati, per spiegare la sua teoria sul sicario, un’ipotesi che porta in televisione da mesi. Secondo il legale di Sempio, che difende il suo assistito insieme alla collega Angela TacciaAlberto Stasi è innocente quanto Sempio, e Stasi sarebbe stato costretto a mentire nel racconto del ritrovamento del corpo di Chiara Poggi.

L’assassino di Chiara Poggi "è un professionista", spiega Lovati a Morning News, "uno 007", insiste. "Chi è che ha ammazzato Trockij?", aggiunge, sostanzialmente per dare carico alla sua ipotesi del disegno di un’organizzazione criminale dietro il delitto di Garlasco.

Dallo studio gli fanno notare che un sicario, solitamente, agisce con una pistola dotata di silenziatore ed esegue l’omicidio: "Non lascia bici, non lascia tracce, non lascia impronte", dicono, ricordando che il setting dell’omicidio di Chiara Poggi suggerisce la presenza di "persone inesperte" che "con fatica" hanno tolto la vita alla 26enne.

Un’organizzazione dietro il delitto di Garlasco

Quindi, perché Chiara Poggi è stata uccisa? Massimo Lovati ribadisce che "Alberto Stasi è innocente" soprattutto perché nel delitto di Garlasco "il movente non esiste" dal momento che "Stasi e Chiara Poggi erano due fidanzatini che andavano d’amore e d’accordo".

Più credibile, secondo Lovati, è dunque la teoria di un’organizzazione criminale che avrebbe scelto di eliminare Chiara Poggi a seguito delle sue ricerche sugli scandali legati al Santuario della Madonna della Bozzola.

Lovati contesta le indagini su Ignoto 3

Lunedì 14 luglio è stata confermata la presenza del Dna di un Ignoto 3 nelle garze utilizzate nella bocca di Chiara Poggi durante l’autopsia. Ciò ha portato la genetista Denise Albani, incaricata dal gip di Pavia, a voler approfondire sulle modalità con cui fu condotto l’esame autoptico nel 2007.

È accertato, infatti, che dei cinque campioni prelevati tre sono inutilizzabili, mentre nei due restanti è presente l’80% del Dna dell’assistente Ernesto Gabriele Ferrari in un caso, nell’altro si individua un residuo del profilo genetico di Ferrari e un altro profilo sovrapponibile a un soggetto non identificato. Ferrari, ricordiamo, fu l’assistente del medico legale Dario Ballardini che condusse l’esame.

Secondo gli esperti in tutti i casi i tratta di un Dna da contaminazione in quanto su Chiara Poggi non fu effettuato un tampone orale. Massimo Lovati a Morning News contesta, quindi, le indagini sull’identificazione dei tre ignoti emersi nella nuova inchiesta: "Sono ricerche finalizzate a sostenere l’ipotesi del concorso che non c’è" in quanto "sulla scena del delitto c’è una sola impronta".

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