Legale dei Poggi critica le indagini del 2007 dopo il martello ritrovato: "Non scavarono nemmeno in giardino"
Trovato un martello in un canale, l'avvocato dei Poggi: "Dopo 18 anni fa specie pensare che all'epoca non scavarono nemmeno nel giardino di Stasi"
“All’epoca non scavarono nemmeno nel giardino di Stasi”, queste le parole che Gian Luigi Tizzoni, avvocato della famiglia Poggi, affida ai cronisti prima di entrare nel tribunale di Pavia dove si sta tenendo la seconda (nuova) udienza dell’incidente probatorio per il delitto di Garlasco. Tizzoni si dice certo che la verità sia quella della sentenza che ha condannato Alberto Stasi, ma tutto ciò che gli inquirenti stanno operando per la nuova inchiesta – dice il legale – non sarebbe stato fatto nei tempi immediatamente successivi all’omicidio di Chiara Poggi, compresa la ricerca del martello presumibilmente usato dal killer.
- La critica del legale dei Poggi
- Cosa emerge dall'udienza dell'incidente probatorio
- Il ritrovamento del martello
La critica del legale dei Poggi
La mattina di venerdì 16 maggio Gian Luigi Tizzoni, avvocato che assiste la famiglia Poggi, sta entrando al tribunale di Pavia dove si terrà la seconda (nuova) udienza di incidente probatorio per il delitto di Garlasco. I cronisti lo raggiungono e il legale non nasconde una certa critica nei confronti di tutte le novità emerse negli ultimi giorni sulle indagini.
“Dopo 18 anni fa specie pensare che all’epoca non scavarono nemmeno nel giardino di Stasi”, dice a LaPresse, aggiungendo che le stesse mancanze riguarderebbero i “mille canali che circondano Garlasco e la casa di Stasi”. Inevitabile, quindi, un commento su ciò che gli inquirenti fecero nel 2007, ovvero nei giorni successivi al delitto: “Quello che ci sorprende è che non sono state fatte prima queste cose”.
Fonte foto: ANSA
“Garlasco è piena di canali, anche attorno alla casa di Stasi”, precisa Tizzoni, che tuttavia afferma che non muoverà alcuna opposizione agli accertamenti “anche perché non potremmo farlo”.
Infine l’avvocato dei Poggi auspica che “tutto venga letto assieme a quello che è stato fatto prima altrimenti sarebbero dei lavori inutili”.
Cosa emerge dall’udienza dell’incidente probatorio
Il 16 maggio è il giorno dell’udienza sull’incidente probatorio presso il tribunale di Pavia. Tra le novità emerse c’è quella del prelievo del Dna che verrà effettuato su varie persone i cui nomi hanno sempre orbitato intorno alla vicenda.
Verranno acquisiti, quindi, i profili genetici di Paola e Stefania Cappa – che la stampa riporta come le gemelle Cappa – ma anche di Marco Panzarasa, storico amico di Alberto Stasi.
Il ritrovamento del martello
Mercoledì 14 maggio a Tromello, un paesino poco distante da Garlasco, in un canale in prossimità dell’abitazione della nonna delle gemelle Cappa è stato rinvenuto un martello. Sin dai primi tempi delle indagini i Poggi segnalarono che dopo l’omicidio di Chiara dalla loro abitazione erano scomparsi un martello da muratore e alcuni asciugamani.
Il martello rinvenuto è oggetto di interesse in quanto l’arma usata dal killer della 26enne non è mai stata trovata e l’esame autoptico condotto sulla vittima aveva stabilito che l’oggetto vibrato contro il suo corpo, stando alle ferite presenti sul cadavere, sarebbe stato compatibile proprio con un martello da carpentiere.
