Omicidio di Stefania Camboni a Fregene, indagato anche il figlio: le accuse al marito di Giada Crescenzi
Per l'omicidio di Stefania Camboni è stato indagato anche il figlio, Francesco Violoni. Il legale parla di un "atto dovuto". Attualmente in carcere c'è la nuora Giada Crescenzi
Si arricchisce di un nuovo capitolo l’inchiesta sull’omicidio di Stefania Camboni, la donna di 59 anni uccisa a coltellate nella sua abitazione di Fregene lo scorso 15 maggio: la Procura di Civitavecchia ha iscritto nel registro degli indagati anche il figlio della vittima, Francesco Violoni, a pochi giorni di distanza dal ritrovamento di alcuni elementi chiave correlati al delitto.
- Le indagini per l'omicidio di Stefania Camboni
- Il legale parla di un atto dovuto
- Giada Crescenzi ancora in carcere
Le indagini per l’omicidio di Stefania Camboni
Fino a questo momento, l’unica persona formalmente indagata per l’omicidio era Giada Crescenzi, fidanzata di Violoni e nuora della vittima, arrestata con l’accusa di essere l’autrice materiale del delitto.
Le indagini sull’omicidio hanno preso una nuova direzione quando i carabinieri di Ostia e di Fregene hanno rinvenuto un coltello insanguinato, una maglietta con tracce ematiche e il cellulare della vittima. Gli oggetti si trovavano in una busta di plastica nascosta nella vegetazione.
ANSA
Esterno della villetta in cui è stata trovata morta Stefania Camboni a Fregene
Il coltello farebbe parte di un set da cucina che Giada Crescenzi aveva regalato proprio a Francesco Violoni. Al momento, però, non vi sarebbero altre prove che colleghino l’uomo direttamente all’omicidio di Stefania Camboni.
Il legale parla di un atto dovuto
A confermare l’iscrizione di Violoni nel registro degli indagati è stato l’avvocato della famiglia Camboni, Massimiliano Gabrielli, che ha parlato di “atto dovuto” e “prudenziale”.
“Riteniamo che questa iscrizione di Francesco Violoni nel registro indagati sia transitoria e prudenziale ed un atto dovuto da parte della Procura, in quanto gli oggetti rinvenuti ieri sono di appartenenza ignota, e quindi occorre accertare chi li abbia maneggiati, tra cui va doverosamente vagliata anche la posizione di Francesco ed esaminato il suo Dna”, è il commento all’agenzia LaPresse, della avvocato Massimiliano Gabrielli, legale della famiglia della donna uccisa.
Violoni è stato sottoposto a prelievo salivare per il Dna e al rilievo delle impronte digitali, così da poter ottenere un confronto con i reperti recuperati nella boscaglia.
Giada Crescenzi ancora in carcere
Nonostante il coinvolgimento di Violoni nelle indagini, al centro del procedimento resta Giada Crescenzi. La ragazza di 30 anni è in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla minorata difesa della vittima e abuso di ospitalità.
Secondo quanto ricostruito, la ragazza abitava con Francesco al piano inferiore della villetta dove si è consumato il delitto.
