Suicidio di Alessio Agostini a Trento, il corpo trovato in casa dai familiari: era appena diventato padre

Era da poco diventato padre Alessio Agostini, l’imprenditore di Trento che ha commesso suicidio mentre si trovava agli arresti domiciliari

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Il 42enne imprenditore Alessio Agostini è stato trovato senza vita all’interno della sua abitazione nel centro di Trento. Era agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Sciabolata”. L’ipotesi prevalente al momento è quella di un suicidio. Ad accorgersi dell’accaduto sono stati i familiari, che hanno chiamato i carabinieri.

Il suicidio di Alessio Agostini

È stato trovato già privo di vita nella giornata di ieri – martedì 10 giugno 2025 – all’interno della sua abitazione in via del Suffragio, nel centro di Trento, il 42enne imprenditore trentino Alessio Agostini.

L’uomo era agli arresti domiciliari dal 30 maggio, nell’ambito dell’inchiesta “Sciabolata”, che lo coinvolge per gravi reati quali traffico di droga, riciclaggio di denaro, turbativa d’asta e autoriciclaggio.

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La zona di Trento dove si trova via del Suffragio, dov’è avvenuto il presunto suicidio di Alessio Agostini

L’ipotesi al momento più probabile è quella di un suicidio. Ad accorgersi dell’accaduto sono stati i familiari, che hanno chiamato i carabinieri. I sanitari del 118 hanno tentato di rianimarlo per circa 40 minuti, senza esito positivo.

Chi era l’imprenditore di Trento

Alessio Agostini era noto a Trento per la sua attività nel settore della ristorazione e dell’ospitalità. Insieme al padre Claudio e al fratello Gabriele, gestiva locali tra cui la pizzeria-ristorante Green Tower e altri esercizi come Andel Haus e Tower Pub. L

La famiglia era inoltre coinvolta nel progetto di acquisizione del Grand Hotel Imperial di Levico Terme tramite la società Patrimonio del Trentino.

Agostini era da poco diventato padre. Secondo l’avvocato Giuliano Valer “solo la fragilità emotiva tipica di chi subisce il processo penale, la macchina schiacciasassi del processo penale, con quattro elementi psicologici che pesano sull’indagato e cioè l’onta sociale, il timore per sé e per i propri familiari, e l’incertezza nel futuro”.

Cos’è l’inchiesta “Sciabolata”

L’inchiesta denominata “Sciabolata” è una maxi-operazione condotta dalla Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Trento che ha coinvolto almeno 37 indagati (fino a 70 in totale, considerando più filoni) per reati tra cui traffico di droga (principalmente cocaina), riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, turbativa d’asta e corruzione.

Nella fase iniziale, risalente ai primi di maggio, furono sequestrati beni e locali per un valore stimato di circa 12 milioni di euro, tra cui bar, ristoranti e alberghi.

Per quanto riguarda Alessio Agostini, l’accusa principale riguardava la trattativa per l’acquisto dell’Hotel Imperial tramite la società Patrimonio del Trentino, con sospetti di accordi illeciti e coinvolgimento di figure istituzionali (come l’ex presidente Andrea Villotti). Dopo un periodo in carcere, Alessio aveva ottenuto i domiciliari, ma era ancora in attesa dell’avvio del processo.

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