Con l’arrivo del caldo, la gestione di determinati insetti diventa più complessa. È il caso delle blatte rosse, che hanno infestato Roma, mandando i residenti nel panico. Hanno infatti una caratteristica parecchio inquietante rispetto a quelle, diciamo, più tradizionali: volano.
Si tratta della periplaneta americana, meglio nota come blatta americana, ed è uno degli scarafaggi più grandi e veloci negli spostamenti. Un vero incubo per chi ha la fobia di questi animaletti dall’aspetto un po’ inquietante. La sua presenza massiccia dipende dal surriscaldamento globale ma – in attesa che si cominci davvero qualcosa per invertire la rotta – come ci si può difendere? Così da evitare di dover monitorare costantemente finestre e pareti?
Come riconoscere una blatta rossa
Si chiamano blatte rosse per il loro colore marrone che tende al rossiccio. Di norma sono lunghe dai 10 ai 15 millimetri e le femmine possono deporre fino a 50 uova alla volta. Ecco allora che un’infestazione è tutt’altro che difficile. Se poi non si tengono sotto controllo le cucine, i bagni e – in generale – gli ambienti umidi e in cui si conserva del cibo, le probabilità di trovarsele a pochi centimetri di distanza è elevata. Tuttavia sono insetti che si nascondono di giorno e preferiscono uscire la notte: sanno di potersi muovere più facilmente.
Oltre a non essere particolarmente attraenti – non sono esattamente dolci e simpatiche come un Chihuahua – possono trasmettere malattie, causare allergie e contaminare i cibi. Possono trasportare batteri come la salmonella e l’escherichia coli. Le feci, la saliva e alcune parti del corpo possono rappresentare una fonte di allergia soprattutto nei più piccoli e in chi presenta disturbi respiratori. Infine questi insetti possono compromettere la sicurezza alimentare. Se si notano piccole macchie nere, simili a granelli di pepe, si avverte cattivo odore o spostamenti furtivi, potrebbe trattarsi di blatte rosse. La vera domanda, però, è come eliminarle e tenerle alla larga.
I rimedi contro le blatte rosse
Il rimedio numero uno, così come si fa con la cura, è la prevenzione. Un ambiente pulito, l’assenza di fessure che possono trasformarsi in nascondigli, la gestione dei rifiuti e l’intervento al primo avvistamento sono fondamentali. Se, però, si dimostrano insufficienti, ci sono soluzioni naturali e non da prendere seriamente in considerazione. Fra le erbe, gli aromi e i cibi che già si hanno in dispensa, ecco quelli più efficaci:
- L’alloro e l’aglio (puro o mixato con acqua) hanno un odore fastidioso, anti-blatta.
- L’olio di Neem, a proposito di aromi forti, e il sapone di Marsiglia sono molto efficaci.
- Il rosmarino allontana gli insetti e profuma gli ambienti.
- La cipolla tritata finemente, mezza tazza di farina, un po’ di birra o acqua, un cucchiaino di zucchero e quattro di acido borico in polvere sono letali per questo insetto
- Il borace, un ingrediente naturale per produrre saponi, funziona molto bene.
- L’erba gatta in balcone e sui davanzali è un deterrente naturale.
- Il bicarbonato, miscelato allo zucchero che funziona da esca, è una trappola mortale.
Se tutto questo non è bastato, in commercio esistono degli insetticidi pensati appositamente per questo tipo di scarafaggi e, se dovesse servire, si può sempre chiamare una ditta specializzata in disinfestazioni.
Quel che è certo è che – al di là di qualsiasi istinto – è sempre meglio evitare di uccidere la blatta rossa schiacciandola. Può rilasciare batteri o agenti patogeni nell’ambiente e scatenare la reazione della colonia che, per istinto di protezione e sopravvivenza, potrebbe riprodursi più velocemente per sostituire l’esemplare ‘caduto in battaglia’.