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BUONO A SAPERSI 26 OTTOBRE 2023

Come e quanto costa fare il passaporto: ora anche alle Poste

Hai mai pensato a quanto sia importante il tuo passaporto? È un documento di viaggio e di riconoscimento fondamentale, soprattutto se hai intenzione di esplorare il mondo al di fuori dell’Unione Europea. Ora, puoi ottenere il tuo passaporto direttamente presso gli uffici postali. Questa è una delle ultime novità che il Progetto Polis sta portando in Italia.

Novità per il passaporto: ora si può fare alle Poste

Il Progetto Polis è una vera rivoluzione per i cittadini italiani, in particolare per quelli dei piccoli Comuni. Questo progetto sta consentendo a migliaia di persone di ottenere servizi essenziali direttamente negli uffici postali, compreso il rilascio del passaporto. L’intervista al TGPoste con il condirettore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, ci ha fornito ulteriori dettagli su questa innovativa iniziativa. A partire da dicembre 2023, gli uffici postali saranno in grado di erogare il servizio di rilascio del passaporto, rendendo più comodo per molti cittadini l’accesso a questo importante documento. Ma quali documenti servono per ottenere un passaporto?

Quali documenti servono per fare il passaporto

Ottenere un passaporto è un processo che richiede alcuni documenti essenziali. Innanzitutto, è necessario compilare e firmare un modulo di richiesta. Dovrai anche presentare un documento di riconoscimento, due fotografie recenti, frontali a colori e nel formato 35×40 millimetri, nonché la ricevuta del pagamento delle spese relative al libretto e al contributo amministrativo. Se sei un genitore con figli sotto i 18 anni, potresti dover fornire un atto di assenso da parte dell’altro genitore. In caso di richiesta da parte di un minore nato all’estero, sarà necessario presentare un atto di assenso di entrambi i genitori e un atto di nascita tradotto e legalizzato.

Inoltre, se risiedi all’estero senza essere iscritto all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero), dovrai fornire una prova di residenza all’estero. Dal 29 giugno 2009, la normativa europea ha reso obbligatorio l’inserimento delle impronte digitali nel passaporto, con alcune eccezioni per minori e persone con particolari patologie o impedimenti. Durante questa fase, verrà acquisita anche la tua firma. Una procedura che ormai rende la vita estremamente difficile ai delinquenti che operano nel mercato illegale dei documenti falsi.

Quanto tempo ci vuole per il rilascio del passaporto

Dopo aver presentato tutta la documentazione richiesta, i tempi di attesa per la consegna del tuo passaporto dipendono dagli uffici e dal numero di richieste in corso. In media, il tempo per il rilascio del passaporto è di circa 15-20 giorni, ma questo può variare a seconda del flusso di richieste pervenute alla Questura o Commissariato dove hai fatto richiesta. Pertanto, è consigliabile pianificare il tuo viaggio o le tue attività con un margine di tempo sufficiente per garantire di avere il passaporto in mano prima della data desiderata. Ricorda che i tempi potrebbero essere più lunghi in periodi di alta stagione turistica o durante periodi di forte domanda. Quindi, assicurati di presentare la tua richiesta con il dovuto anticipo per evitare spiacevoli sorprese.

La validità temporale dipende dall’età del titolare.

  • Per i minori di 3 anni scade dopo 3 anni.
  • Per i minori dai 3 ai 18 anni scade dopo 5 anni.
  • Per i maggiorenni scade dopo 10 anni.

I passaporti scaduti non possono essere rinnovati, ed è necessario dunque presentare una nuova domanda di rilascio. Lo stesso vale per i passaporti pieni, cioè senza più pagine per i visti vuote

Quanto costa fare il passaporto e che bollo serve

Il costo complessivo del passaporto ammonta a 116 Euro. Di questa somma, una parte dovrai versarla al Ministero dell’Economia e delle Finanze (42,50 Euro), mentre la restante parte costituisce una marca da bollo (73,50 Euro)

Quando si può richiedere il passaporto gratuito

Esistono alcune categorie di cittadini che possono ottenere il passaporto gratuitamente. Queste categorie includono:

  • emigranti, che espatriano per lavoro manuale o altre ragioni specifiche
  • residenti all’estero con necessità di rimpatrio consolare o per prestare il servizio militare volontario
  • indigenti
  • ministri di culto o religiosi missionari

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