Negli ultimi anni, il settore della ricerca oceanografica ha visto alcuni protagonisti d’eccezione sul fronte della tecnologia e dell’innovazione. Tra queste, una figura simbolo è senza dubbio la RP Flip, una nave laboratorio che ha attirato l’attenzione per la sua straordinaria capacità di “affondare” verticalmente in mare per l’osservazione e lo studio degli oceani. La RP Flip, abbreviazione di FLoating Instrument Platform, sembrava ormai destinata a concludere il suo servizio dopo decenni di preziosa attività, ma una svolta ha recentemente cambiato le sorti di questo incredibile strumento scientifico.
La RP Flip non andrà in pensione: chi l’ha acquistata
La RP Flip è stata costruita nel 1962 dal Marine Physical Laboratory della Scripps Institution of Oceanography, che ha sede in California. Per oltre 60 anni, è stata una risorsa insostituibile nel campo della ricerca oceanografica, consentendo ai ricercatori di svolgere studi fondamentali sull’oceano in condizioni di stabilità eccezionali, che sono difficili da ottenere su navi convenzionali. Tuttavia, dopo una lunga carriera, era ormai arrivata la notizia del suo ritiro: mantenere una piattaforma come la RP Flip richiede risorse considerevoli, e il Marine Physical Laboratory stava considerando l’idea di mandarla in pensione.
A salvare la RP Flip dalla discarica in Messico dove sarebbe dovuta finire, è stata un’acquisizione inaspettata. La DEEP (Deep Ocean Exploration and Research) ha preso in carico il futuro della piattaforma. È specializzata in tecnologie subacquee avanzate e ricerca oceanografica e, acquistando la RP Flip, la società ha deciso di continuare a utilizzare le sue capacità straordinarie per contribuire alla ricerca oceanografica e, probabilmente, anche a nuovi studi energetici e ambientali che richiedono strumentazioni avanzate e condizioni di lavoro uniche.
Con la RP Flip sotto la guida di DEEP si apre una nuova fase per questa piattaforma storica, che probabilmente sarà utilizzata per ricerche che coinvolgono la conservazione ambientale, lo sviluppo di energie rinnovabili e lo studio delle dinamiche oceaniche in un’ottica di contrasto ai cambiamenti climatici.
Perché la RP Flip ruota di 90 gradi e come fa
La caratteristica più distintiva della RP Flip è senza dubbio la sua capacità di “ribaltarsi” di 90 gradi e passare da una posizione orizzontale a una verticale, “affondando” letteralmente nel mare. A colpo d’occhio, e per chi è totalmente estraneo alla materia, la posizione della RP Flip in assetto verticale ricorda quella drammatica del Titanic nei suoi ultimi istanti, con la prua rivolta verso il fondo dell’oceano, ma a differenza della nave leggendaria, la RP Flip “affonda” volontariamente e rimane stabile, pronta a raccogliere preziosi dati scientifici.
Questa manovra, che può sembrare inusuale o persino spettacolare, è in realtà una soluzione tecnica che garantisce stabilità alla piattaforma.
- Quando è posizionata orizzontalmente, la RP Flip appare come una normale nave di circa 108 metri di lunghezza.
- Quando viene “ribaltata”, l’intera struttura si stabilizza in modo simile a una boa, con solo 17 metri fuori dall’acqua: il resto rimane sommerso, riducendo l’impatto delle onde e dei movimenti superficiali del mare.
Il passaggio da orizzontale a verticale avviene attraverso un complesso sistema di zavorramento. I serbatoi posti lungo la nave vengono riempiti d’acqua, causando una rotazione controllata fino a raggiungere una posizione perpendicolare rispetto alla superficie marina. Grazie a questa configurazione, la RP Flip può resistere a condizioni oceaniche difficili, garantendo un ambiente stabile per apparecchiature scientifiche delicate e operazioni di ricerca che richiedono misurazioni precise.
La capacità della RP Flip di immergersi in verticale è ciò che la rende unica per molte ricerche. In questa posizione, la piattaforma è in grado di effettuare misurazioni acustiche, oceanografiche e sismiche, senza l’interferenza del moto ondoso superficiale che influirebbe negativamente su una nave convenzionale. La stabilità è particolarmente preziosa quando si studiano fenomeni naturali come i movimenti delle correnti, la diffusione acustica e le onde sonore sottomarine. Grazie alla sua posizione verticale, infatti, la RP Flip può raccogliere dati di elevata precisione anche a profondità considerevoli.
La RP Flip rappresenta una delle più ingegnose innovazioni nel campo della ricerca oceanografica e la decisione della DEEP di salvarla ne estende non solo la vita, ma anche la portata scientifica. Con le nuove prospettive di utilizzo, sarà interessante vedere come la RP Flip continuerà a contribuire allo studio degli oceani e, potenzialmente, anche a nuove ricerche in ambito energetico e ambientale.
Credit: IPA / SWNS