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CURIOSITÀ 08 GENNAIO 2025

A chi appartiene la Groenlandia e perché tutti la vogliono

Christian Casale

Christian Casale

Giornalista e videomaker

Conduttore e giornalista con lunga esperienza in radio e televisione in ambito nazionale. Per professione e passione mi occupo di videomaking, con una particolare propensione alla post produzione. Amo la divulgazione e lo sport.

La Groenlandia è la più grande isola del mondo. Situata tra l’Oceano Atlantico e l’Oceano Artico, è una regione autonoma che appartiene alla Danimarca, pur essendo caratterizzata da un elevato grado di autogoverno.

Nei primi giorni del 2025 una dichiarazione di Donald Trump ha suscitato curiosità e qualche timore in merito alla eventuale rivendicazione degli Stati Uniti su quell’immenso territorio di oltre 2 milioni di chilometri quadrati. Tutti la vogliono e le ragioni sono comprensibili.

La proposta di Trump di conquistare la Groenlandia

Donald Trump ha espresso in più occasioni il desiderio di acquisire la Groenlandia per portarla sotto la proprietà degli Stati Uniti. I motivi, secondo il tycoon, sarebbero da ricercare in questioni di sicurezza nazionale.

Nei primi giorni del 2025 e a pochi giorni dall’insediamento ufficiale come presidente degli Stati Uniti, Trump ha risposto a una domanda dei cronisti, non escludendo che possa essere utilizzata la forza per raggiungere tale obiettivo. Allo stesso modo, l’intervento militare potrebbe rivelarsi necessario per prendere il controllo di Panama. “Abbiamo bisogno di entrambi i Paesi per la sicurezza economica”, ha dichiarato Trump, non senza sollevare polemiche e alimentando una serie di preoccupazioni a livello internazionale.

Trump ha inoltre rincarato la dose parlando di sicurezza nazionale: “Lì ci sono circa 45mila persone, non si sa nemmeno se la Danimarca ne abbia il diritto legale. Ma se così fosse, dovrebbero rinunciarvi perché ne abbiamo bisogno per la sicurezza nazionale. Sto parlando di proteggere il mondo libero. Ci sono navi cinesi e russe dappertutto. Non permetteremo che questo accada”, ha aggiunto Trump.

La Danimarca ha respinto fermamente la proposta di cedere il controllo della Groenlandia: “La Groenlandia è per il popolo groenlandese”, ha dichiarato la premier danese Mette Frederiksen, aggiungendo che per quanto gli Stati Uniti siano il loro “alleato più vicino in assoluto” in tutte le questioni di sicurezza e difesa, la posizione di Copenaghen non vacillerà.

Già nel 2019, quando Donald Trump era nel corso del suo primo mandato, il presidente statunitense propose di acquistare la Groenlandia dalla Danimarca. L’idea suscitò ampio dibattito internazionale e fu accolta con sorpresa e scetticismo, sia dalla Danimarca che dalla Groenlandia stessa. A quel tempo Mette Frederiksen definì la proposta “assurda”. La Groenlandia, dal canto suo, ribadì che il territorio non poteva essere considerato merce di scambio.

Esiste anche un altro precedente datato 1946. Già in quell’occasione gli Stati Uniti avevano provato ad acquistare la Groenlandia sotto la presidenza di Harry Truman, offrendo 100 milioni di dollari. Anche allora, la proposta fu respinta.

Di chi è davvero la Groenlandia e quali sono gli accordi

Situata tra il Canada e l’Islanda, la Groenlandia appartiene alla Danimarca, ma gode di uno status di autonomia, giocando un ruolo chiave anche dal punto di vista geopolitico, soprattutto per la NATO e gli Stati Uniti.

È stata una colonia della Danimarca dal 1721 fino al 1953. Proprio nel XVIII secolo il missionario norvegese Hans Egede guidò una spedizione sull’isola e fondò le prime colonie commerciali lungo la costa. Nel 1814, con la firma del trattato di Kiel, la Groenlandia passò ufficialmente sotto il dominio di Copenaghen. Negli anni ’50 del secolo scorso, da colonia la Groenlandia passò ad essere parte del Regno di Danimarca, godendo di uno status assimilabile a quello di una contea. Nel 1973 la Danimarca entrò a far parte dell’Unione Europea e con lei anche la Groenlandia che però scelse di uscirne nel 1985. Nonostante ciò, quello della Groenlandia fu un caso particolare, perché l’isola fu riconosciuta come territorio speciale di uno Stato membro (la Danimarca, appunto) e le sue relazioni con l’UE sono contenute in uno specifico accordo chiamato Trattato sulla Groenlandia.

Nel 1979 la Groenlandia ha ottenuto con la Home Rule un’autonomia parziale istituendo un proprio governo e Parlamento, con competenze in materia di affari interni. Nel 2008 poi è stato indetto un altro referendum che ha esteso la sovranità del Parlamento del Paese con una ancor maggior autonomia dell’isola. Nel 2013 il territorio ha compiuto un ulteriore passo verso l’indipendenza da Copenaghen, aprendo le porte agli investimenti esteri nei settori dell’estrazione di uranio e terre rare, prima di esclusivo controllo danese. La Danimarca continua a controllare gli ambiti di difesa, politica estera e sicurezza.

Perché tutti vogliono mettere mano sulla Groenlandia

Ricoperta per l’84% del suo territorio da ghiacci, ha una popolazione di circa 60.000 persone, che vivono principalmente nelle zone costiere nella parte Sud-Ovest del Paese.

La Groenlandia rappresenta il più grande territorio “dipendente” esistente, nonostante l’autonomia di cui gode.

Eppure, una terra tanto vasta e poco popolata è di grande interesse e tutti vogliono mettere le mani sulla Groenlandia. L’isola, infatti, oltre ad appartenere geologicamente e geograficamente al Nord America, è ricca di materie prime e fonti di energia. Inoltre, ospita una base NATO ed è una piattaforma naturale perfetta per il controllo della Rotta Artica, in prospettiva una delle rotte commerciali marittime (e non solo) più importanti del Pianeta.

Lo scioglimento dei ghiacci sta aprendo nuove rotte di navigazione artiche, come il Passaggio a Nord-Ovest, che potrebbero ridurre significativamente i tempi di transito per le navi tra Europa, Asia e Nord America. Proprio il progressivo ritirarsi dei ghiacci, sta rendendo i minerali rari più accessibili, attirando l’interesse di tutte le potenze globali. Tali minerali, infatti, risultano essere fondamentali per alta tecnologia, smartphone, batterie e satelliti.

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