Una nuova emergenza sanitaria sta destando preoccupazione tra veterinari e cittadini: le cosiddette lumache killer, ospiti intermedi di un parassita capace di attaccare il sistema nervoso. Ad essere colpiti non sono solo gli animali domestici, in particolare i cani, ma anche gli esseri umani. Il responsabile è un verme noto come Angiostrongylus cantonensis, conosciuto anche come verme polmonare del ratto.
Che cos’è il verme dei ratti e come si trasmette
L’Angiostrongylus cantonensis è originario dell’Asia ma, secondo i dati del Centers for Disease Control and Prevention, si è diffuso anche in Australia, Stati Uniti, Caraibi e America Latina. Il ciclo di vita del parassita coinvolge principalmente i ratti, che fungono da ospiti definitivi. Le larve vengono espulse con le feci e ingerite da chiocciole e lumache, che diventano così ospiti intermedi.
Il contagio per i cani avviene ingerendo lumache infette, anche accidentalmente, durante le passeggiate o giocando in giardino. Per gli esseri umani, il rischio è legato soprattutto al consumo di verdure crude non lavate su cui possono esserci piccole lumache o tracce di larve.
I sintomi nei cani: paralisi, dolori e danni neurologici
Negli ultimi tempi in Australia si è registrato un preoccupante aumento dei casi nei cani. Secondo un’analisi riportata dall’Università di Sydney, sono stati 93 gli animali colpiti tra il 2020 e il 2024, con sintomi che vanno dalla rigidità muscolare alla paralisi degli arti posteriori, fino a difficoltà di deambulazione e incontinenza fonte.
Così come è importante sapere come togliere una zecca al cane, allo stesso modo bisogna comprendere che questa malattia agisce rapidamente, attaccando sistema nervoso e midollo spinale. In alcuni casi, i cani hanno riportato danni permanenti, anche dopo trattamenti tempestivi. I veterinari parlano di una patologia difficile da diagnosticare in fase iniziale, poiché i sintomi possono sembrare legati ad altre infezioni neurologiche.
I rischi per l’uomo: dalla meningite alla paralisi
Sebbene l’infezione nell’uomo sia meno frequente, non è meno pericolosa. L’Angiostrongylus cantonensis può causare una forma di meningite, un’infiammazione cerebrale che può portare a forte mal di testa, febbre, nausea, rigidità nucale e, nei casi più gravi, paralisi facciale o motoria. Il pericolo è tanto quanto quello legato ai coleottori oleosi velenosi.
Uno dei casi più tristemente noti è quello di Sam Ballard, un ex rugbista australiano che, nel 2010, è entrato in coma dopo aver ingerito una lumaca per gioco. Morì anni dopo per le complicanze neurologiche. Il Queensland Health e il Department of Health of New South Wales hanno emesso diverse note informative pubbliche, invitando a lavare accuratamente ortaggi e a evitare il contatto diretto con chiocciole e lumache, soprattutto dopo le piogge.
Come prevenire il contagio e proteggere animali e persone
Le autorità sanitarie australiane hanno attivato campagne di sensibilizzazione, sottolineando alcune regole fondamentali:
- Tenere i cani al guinzaglio e impedire loro di leccare o ingerire lumache.
- Rimuovere chiocciole e lumache dai giardini indossando guanti.
- Lavare sempre frutta e verdura crude, anche quelle coltivate in casa.
- Evitare l’uso di esche tossiche o non controllate per tentare di eliminare le lumache.
La comunità veterinaria ha sottolineato che i cani fungono da vere e proprie sentinelle sanitarie: un aumento dei casi in ambito veterinario potrebbe essere il preludio a una diffusione più ampia anche nella popolazione umana.