Perché i siti internet hanno l’indirizzo IP? Ogni dispositivo di rete, interna o esterna, deve avere una sorta di “numero civico” univoco per poter comunicare con gli altri, proprio come quando si deve spedire una lettera. Il cosiddetto indirizzo IP, però, appare completamente diverso da quello che si scriverebbe sulle buste! Affinché una lettera possa raggiungere il destinatario, deve essere contrassegnata con l’indirizzo esatto. Solo così l’ufficio postale e suoi dipendenti possono sapere dove recapitarla. Su Internet funziona allo stesso modo. L’Internet Protocol Address, ovvero l’”indirizzo IP”, è l’identificativo univoco di un dispositivo (ad esempio un computer, un server o una stampante). Ogni IP, in una rete, può essere assegnato solo una volta, ed è costituito da una cosiddetta “parte di rete” e una “parte dell’host”, relativa al dispositivo di ricezione. Attualmente vengono utilizzati soprattutto gli indirizzi dell’Internet Protocol Version 4, costituiti da 32bit e che appaiono come un numero binario a 32 cifre. Questa sequenza è solitamente rappresentata come una combinazione di quattro numeri decimali, con valori compresi tra 0 e 255, separati da punti. Con questo protocollo in uso si possono formare un totale di circa 4,3 miliardi di indirizzi diversi, numero molto esiguo se confrontato con quello dei dispositivi nel mondo; ma poiché non vengono mai utilizzati tutti contemporaneamente tale numero si è rivelato finora sufficiente. Ricapitolando, affinché un pacchetto dati venga consegnato al destinatario corretto, l’indirizzo IP è fondamentale per indicare rete e dispositivo di destinazione, proprio come sulla corrispondenza postale cartacea.