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CONSIGLI 30 MARZO 2024

Quando scade il cioccolato, come conservarlo e capire se è andato a male

Il cioccolato è uno degli alimenti che, soprattutto i golosi, tendono ad avere sempre in casa. Cibo consolatorio è ideale per tirare su il morale quando ci si sente più tristi ed è una coccola buonissima che spesso ci si concede. La sua scadenza è solitamente molto lunga, questo è il motivo per cui si tende a dimenticare di doverlo consumare entro un limite di tempo prima che vada a male. Sì, anche il cioccolato si deteriora e ci sono delle condizioni che potrebbero fargli perdere il suo gustosissimo sapore prima del tempo.

Dopo quanto scade il cioccolato aperto

Come detto, il cioccolato è il segreto del buonumore ma bisogna conservarlo correttamente. L’indicazione sulla confezione, di solito, riporta una data di scadenza lunga e la dicitura “preferibilmente entro” invece di “entro e non oltre”. Questo sta a significare che il prodotto potrebbe essere buono anche dopo il termine scritto sull’etichetta. La legge stabilisce che, dalla data di produzione del cioccolato, proprio in sede di fabbrica, il cioccolato scade in due anni. Oltre questo tempo non può essere venduto e il produttore non garantisce più che il cioccolato manterrà le caratteristiche aromatiche, di aspetto e di consistenza che ha avuto fino a quel momento, seppur correttamente conservato.

Cosa significa se ha la patina bianca sopra

Se si ritrova una tavoletta in credenza dopo tanto tempo, può capitare che il cioccolato sia diventato bianco, ovvero mostri una patina biancastra. Si chiama “fioritura grassa” e indica che l’alimento può essere mangiato ma non avrà il suo sapore ottimale. Esistono due tipi di fioritura grassa. Il primo è legato al grasso all’interno del cioccolato e indica che il burro di cacao si è separato dagli altri ingredienti. L’altro è invece una scissione dello zucchero causata dalla condensa: lo zucchero assorbe l’umidità sulla superficie del cioccolato e, una volta evaporato, forma dei cristalli. In entrambi i casi la tavoletta coperta dalla pellicola bianca è sicura da mangiare ed è semplicemente il risultato di una cattiva conservazione.

Come capire se il cioccolato è andato a male

Tendenzialmente il cioccolato si può mangiare anche dopo la data di scadenza senza causare problemi e mal di pancia. Per capire se il cioccolato è andato a male non esiste un metodo collaudato. Questo prodotto è considerato un alimento non deperibile, il che significa che non scade e non va a male. Tuttavia, il cioccolato molto vecchio, sebbene probabilmente ancora sicuro da mangiare, manterrà molto poco del suo sapore originale. Una regola per capire se si è rovinato è osservare il cioccolato e odorarlo, se presenta muffe o ha un cattivo odore, meglio lasciar stare e dirigersi verso la spazzatura. Per conservarlo al meglio si deve tenere conto che se il cioccolato prende umidità, lo zucchero attirerà acqua e microorganismi che deterioreranno il prodotto. Si deve far attenzione anche al calore, se la tavoletta si scalda, si scioglie e poi si indurisce di nuovo perderà parecchio sapore e sarà meglio buttarla. Per questo motivo il cioccolato va conservato in un luogo fresco e asciutto tra i 13°C e i 18°C.

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