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NOTIZIE 23 FEBBRAIO 2024

Studenti italiani orgogliosi dell'Europa? I dati che spiazzano tutti

Gli studenti italiani sono orgogliosi di far parte dell’Unione Europea e, più degli altri coetanei in giro nel Vecchio Continente, si sentono parte integrante dell’Europa. È il dato che emerge nel rapporto europeo “Young Citizens’ Views and Engagement in a Changing Europe” presentato a Roma e realizzato da Iea (International Association for the Evaluation of Educational Achievement), in partnership con Università Lumsa e Invalsi.

Dati che sottolineano un senso di appartenenza sempre più convinto dei giovani studenti italiani, under 14, che si fidano dell’Europa e si dichiarano soddisfatti di viverci.

Studenti italiani e Ue, il pensiero

La ricerca, presentata nella Capitale, fa parte dell’indagine comparativa internazionale sull’educazione civica e la cittadinanza realizzata da Iea e Iccs (International Civic and Citizenship Education Study). Dati che sottolineano come i 14enni italiani sono europeisti convinti e, anzi, hanno più fiducia nel futuro e nelle istituzioni europee rispetto alla media nel resto del Continente.

L’88% dei giovani italiani, infatti, si sente parte dell’Ue, contro il dato medio europeo dell”81%, mentre il 92% è orgoglioso che l’Italia sia un membro dell’Ue (in linea con il dato medio europeo che è del 91%). Un dato che fa sorridere, poi, è che il 74% degli studenti si vede prima come cittadino europeo e poi del mondo (il dato europeo è del 78%).

L’allarme per il governo

Ma dalla ricerca Iea-Iccs emerge anche un dato che può allarmare il governo Meloni. Lo studio, infatti, mostra un calo della fiducia dei giovani nell’esecutivo.

Nello specifico Meloni e i suoi devono preoccuparsi perché nel 2022 il 53% dei giovani ha mostrato fiducia nel governo nazionale, dato che nel 2016 era 57% e addirittura al 74% nel 2009, con un calo di ben 21 punti percentuali in 14 anni.

Il pensiero degli studenti sull’impegno dell’Ue

La ricerca Iea-Iccs però indaga più a fondo sui sentimenti dei giovani che sono il futuro dell’Europa. Infatti, analizzando i dati emerge che la stragrande maggioranza degli studenti italiani ed europei, tra l’86 e l’88%, ritiene che gli stati europei debbano avere un esercito comune europeo per le missioni internazionali, col 94% degli studenti italiani che pensa che gli stati europei debbano adottare regole comuni per prevenire e contrastare il terrorismo.

Interessante anche un dato, quello che si ferma all’87%, sugli alunni che sono convinti che gli stati europei dovrebbero avere regole comuni per contrastare le malattie infettive. Scottati dall’esperienza Covid, infatti, i giovani chiedono maggiori tutele, col dato medio europeo che si attesta all’ 82%.

A chi è rivolta l’indagine Iea-Iccs

L’indagine realizzata da Iea e Iccs mira a rilevare le modalità con cui le giovani generazioni vengono preparate a intraprendere il loro ruolo di cittadini nelle società democratiche. Si tratta, nello specifico, di una ricerca rivolta agli studenti che frequentano l’ottavo anno di scolarità, ovvero per i giovani di circa 13 anni e mezzo che frequentano la terza media.

Il report Iccs 2022 rappresenta il terzo ciclo dello studio e affronta aspetti legati alla cittadinanza globale, allo sviluppo sostenibile, alla migrazione, ai cambiamenti dei sistemi politici tradizionali e all’uso delle tecnologie digitali per l’impegno civico.

Sono stati 18 i paesi europei che hanno somministrato il questionario (Bulgaria, Croazia, Cipro, Estonia, Danimarca, Francia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Romania, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna e Svezia) e due Länder tedeschi (Nord Reno-Vestfalia e Schleswig-Holstein), coinvolgendo circa 2.800 scuole e 66.000 studenti.

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