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BUONO A SAPERSI 06 AGOSTO 2025

Topless al mare: cosa prevede davvero la legge italiana

Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

Editor e videomaker

Content writer, video editor e fotografa, ho conseguito un master in Digital & Social Media Marketing. Negli anni ho sviluppato competenze nella creazione di contenuti digitali, integrando creatività e abilità tecniche in diversi progetti online e adattando i contenuti alle diverse piattaforme.

L’estate porta con sé voglia di libertà, sole, pelle nuda e… costumi sempre più minimal. A tal proposito, una domanda torna puntuale tra chi cerca un’abbronzatura uniforme o semplicemente desidera sentirsi più libera sotto il sole: stare in topless in spiaggia è legale in Italia o si rischia una multa? La risposta breve è: sì, il topless è legale, ma ci sono delle condizioni da rispettare. Il nostro ordinamento non vieta esplicitamente il topless, purché non sia accompagnato da comportamenti a sfondo sessuale o considerati osceni secondo la morale pubblica.

Nessuna legge vieta il topless, ma attenzione ai limiti

Non esiste una norma nel Codice Penale che punisca direttamente una donna che prende il sole senza la parte superiore del costume. In passato, però, il topless poteva rientrare nell’articolo 726 del Codice penale, che sanzionava gli “atti contrari alla pubblica decenza” con multe fino a 206 euro.

Le cose sono cambiate nel 1978, con una storica sentenza della Corte di Cassazione, che ha fatto una distinzione chiara tra nudo integrale e seno scoperto: quest’ultimo non può essere considerato di per sé osceno o offensivo, a meno che non sia inserito in un comportamento erotico o provocatorio.

E il nudo integrale?

Diverso è il discorso per il nudismo completo. In Italia non è vietato esplicitamente, ma è tollerato solo dove è consuetudine consolidata: cioè nelle spiagge riconosciute o tradizionalmente frequentate da nudisti. In quel contesto, il nudo è accettato perché rispetta il “comune sentimento del pudore”. Ma se ci si spoglia completamente in una spiaggia ordinaria, si può incorrere in sanzioni pesanti, anche fino a 30mila euro, per atti osceni in luogo pubblico.

Quando il topless può diventare illegale

Il fatto che il topless sia generalmente permesso non significa che sia sempre lecito in ogni contesto. Le eccezioni esistono e riguardano, per esempio:

  • stabilimenti balneari privati con divieti espliciti (che devono essere ben visibili e motivati),
  • contesti in cui la nudità venga percepita come provocazione sessuale,
  • situazioni in cui ci si espone in modo inappropriato (ad esempio sul balcone di casa o per strada),
  • spiagge frequentate da famiglie con bambini, dove può scattare la denuncia se qualcuno si sente turbato.

Secondo la giurisprudenza, e in particolare la sentenza della Cassazione n. 37395/2004, si parla di atti osceni solo quando l’atteggiamento ha una connotazione sessuale o intende turbare chi osserva. In fondo, in spiaggia si possono trovare cose molto più spaventose di un topless, come ad esempio i serpenti.

Le differenze culturali in Europa

È interessante notare che in molti Paesi europei il topless è ampiamente accettato e normalizzato. In Spagna, Grecia, Germania o Francia, nessuno si scandalizza nel vedere donne prendere il sole senza reggiseno. In Italia, invece, resistono ancora molti tabù e pregiudizi, anche se la legge è più permissiva di quanto si creda.

Non mancano i casi di discussioni animate in spiaggia tra bagnanti, o di turisti stranieri rimproverati da frequentatori locali. Ma è bene ricordare che il semplice topless non è reato, e non può giustificare multe o denunce, salvo casi estremi.

In definitiva, sì: in Italia in spiaggia si può stare in topless senza infrangere la legge. Ma come spesso accade, la libertà personale si esercita nel rispetto degli altri e del contesto. Il topless non è vietato (fare la pipì in mare, invece, sì!) a meno che non si trasformi in un’esibizione inopportuna o venga ostacolato da divieti locali ben motivati. Per chi sceglie di farlo, l’importante è essere consapevoli dei propri diritti, ma anche sensibili all’ambiente in cui ci si trova.

Topless al mare: cosa prevede davvero la legge italiana
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