L’estate, quasi per tutti, equivale a un bel bagno al mare. Tuttavia, non sempre si riflette sul fatto che la spiaggia è un luogo pubblico in cui vigono delle regole e ci sono anche dei divieti: ecco allora un vademecum delle cose da non lasciare sotto l’ombrellone e non solo. Non si tratta di consigli o raccomandazioni, ma di vere e proprie norme che, se non rispettate, prevedono multe anche molto salate.
Falò, ombrelloni incustoditi, mozziconi di sigarette e tanto altro. Se non si vuole fare i conti con qualche inconveniente che rovina le tanto attese vacanze, è bene prepararsi prima della partenza e non rischiare di dover rinunciare a qualche tappa programmata per pagare la sanzione a cui si rischia di andare incontro se non si rispettano le regole.
Cosa non si può lasciare incustodito in spiaggia
L’ombrellone, soprattutto se si è con dei bambini o si vuole rimanere tutto il giorno in spiaggia, è di fondamentale importanza. Tuttavia, se non si opta per un’area attrezzata adeguatamente gestita, ma si va in spiaggia libera e si pianta in autonomia, non è consentito allontanarsi. Lasciarlo incustodito, infatti, è un rischio. Se arriva un colpo di vento particolarmente forte è possibile che l’ombrellone voli via, che faccia un effetto vela e che colpisca qualcuno o qualcosa. Inoltre è vietato tenersi il posto. Non si può occupare il suolo pubblico per ore, senza usufruirne. Chi non rispetta questa regola rischia fino a 3 mila euro di multa e il sequestro dell’attrezzatura per occupazione non autorizzata.
Non si possono abbandonare in spiaggia nemmeno la spazzatura e/o i mozziconi di sigaretta. Per questi ultimi – decisamente non biodegradabili e altamente inquinanti – non possono essere sotterrati sotto la sabbia. Se si viene beccati a farlo, si rischiano sanzioni fino a 300 euro di multa. D’altra parte, ormai, esistono dei pratici e igienici posacenere portatili che permettono di conservare i residui del fumo e di buttare il tutto nella pattumiera una volta rientrati a casa.
Considerando anche l’emergenza ambientale in corso, lasciare l’immondizia in spiaggia è da irresponsabili. Perché non munirsi di un sacchetto per raccoglierli e fare la differenziata anche quando si è fuori? Plastica, vetro, carta, organico: tutto inquina e crea danni incalcolabili all’ecosistema. I mozziconi, nella fattispecie, impiegano anni a degradarsi e rilasciano sostanze tossiche in mare. È vietato usare, e quindi rilasciare, saponi e detergenti. Le docce pubbliche possono essere utilizzate, ma senza disperdere nulla in acqua.
Eventuali campi sportivi, a meno che non siano autorizzati, possono essere improvvisati solo la mattina presto o la sera tardi. Quando non si toglie una porzione importante di suolo pubblico agli altri bagnanti. Non c’è una legge nazionale specifica che vieti o regoli giochi come pallone, racchettoni o beach volley sulla spiaggia libera, quindi in generale sono permessi. Spesso sono i comuni a pubblicare ordinanze in merito, ma in generale vige la regola del buon senso e del rispetto verso il prossimo. A tal proposito, non dimenticare di bere.
Vietato campeggiare: è occupazione abusiva di suolo pubblico
Chi vuole fare esperienza di un tipo di vacanza decisamente avventurosa e spartana deve cercare i luoghi preposti che si trovano su tutto il territorio nazionale. Campeggiare o dormire in spiaggia è vietato, sia con il camper che con semplici sacchi a pelo o tende. Chi occupa abusivamente il suolo pubblico, in questo caso, rischia una sanzione fino a 500 euro. Le autorità locali competenti, soprattutto a Ferragosto, fanno dei controlli ferrei e il rischio di essere beccati è concreto.
Non si tratta di mero ostruzionismo, ma certe norme esistono per prevenire eventuali problemi di sicurezza, di igiene e di decoro. Si rischia di sporcare la spiaggia con i rifiuti, con bisogni fisiologici e c’è anche il pericolo di lasciare fuochi accesi. Ci sono regioni come la Puglia e la Sardegna in cui il problema è molto seri e i controlli molto ferrei. Non si è obbligati solo a pagare una multa, ma ci si dovrà anche spostare. Meglio programmare un campeggio più strutturato nei luoghi preposti. L’unica eccezione prevista è se vengono organizzati eventi autorizzati e opportunamente monitorati. Altrimenti, dopo il tramonto, la spiaggia va lasciata libera, anche da semplici sacchi a pelo. Si può tornare all’alba, ma senza accampamenti stabili.