Natale, come ogni periodo in cui i consumi aumentano, rende ancora più attivi anche i truffatori pronti a ingannare un numero maggiore di vittime. Così, tra i vari tipi di frodi, a dicembre 2023 è tornata a circolare una truffa da parte di pagine sui social che mettono in vendita a cifre bassissime presunti bagagli smarriti e mai ritirati presso gli aeroporti, al cui interno si suggerisce si trovino oggetti di valore quali smartphone, gioielli, computer o occhiali da sole di marca.
Come funziona la truffa dei bagagli smarriti a Fiumicino
In particolare su Facebook, nelle inserzioni sponsorizzate, a più persone è capitato di visualizzare delle pubblicità che promuovono la vendita a prezzi contenutissimi, intorno ai 2 euro, di fantomatici bagagli persi in aeroporto. Gli autori della truffa creano un annuncio pubblicitario all’interno del social network, in cui vengono mostrate numerose valigie e borsoni. Nella descrizione che accompagna l’annuncio si legge che uno specifico aeroporto, per esempio quello di Roma Fiumicino, ha messo in vendita a pochi euro i bagagli rimasti in deposito per oltre sei mesi, altrimenti soggetti a smaltimento.
Il tutto è apparentemente confermato da commenti, lasciati da profili falsi o sottratti a ignari utenti del social. L’intento è quello di portare le vittime su un sito, gestito dall’autore della frode, per procedere al pagamento così da poter rubare informazioni sensibili, denaro e i dati delle carte di credito.
Nel caso in cui si sia caduti nell’inganno, la cosa principale da fare è bloccare il prima possibile la carta o il metodo di pagamento utilizzato e sporgere denuncia alla Polizia Postale.
Cosa succede davvero ai bagagli smarriti: finiscono all’asta
In aeroporto circolano una grande quantità di prodotti tra cibo confiscato e oggetti smarriti. In realtà, i bagagli che restano negli scali e non vengono reclamati per oltre tre mesi possono essere messi all’asta. Si tratta comunque di una piccola percentuale dato che oltre il 99,5% dei bagagli viene normalmente recapitato a destinazione. Le aste che riguardano le valigie sono a scatola chiusa. Gli offerenti non sanno cosa possono trovare all’interno oltre ai capi di abbigliamento e accessori segnalati sul sito in cui si può partecipare alla vendita. I colli vengono comunque precedentemente controllati dagli addetti aeroportuali prima di essere posti in vendita.
Ogni asta, come da regolamento, riporta l’ultima migliore offerta. Una volta che un utente si è aggiudicato un prodotto e ha versato l’intera cifra, riceve una mail con le indicazioni per la consegna dei beni acquistati.
Un’altra soluzione è l’acquisto da parte di Unclaimed Baggage, un servizio che ne analizza attentamente il contenuto selezionando cosa mettere in vendita. In generale, solo un terzo delle cose recuperate viene recuperato per essere ceduto a qualche aspirante acquirente. Unclaimed Baggage non vende nulla in cattivo stato o rotto e dona in media, per ogni articolo venduto, un altro a qualcuno che ne ha bisogno.
Grazie a collaborazioni con decine di organizzazioni benefiche locali, nazionali e globali, molti oggetti vengono indirizzati direttamente a loro. Le cose che non possono essere né vendute né donate, vengono invece smaltite e riciclate in maniera responsabile. Il negozio con sede in America, dal 2020 ha lanciato anche un e-commerce che spedisce in tutto il mondo, compresa l’Italia.