Quando si parte in vacanza si cerca sempre di scovare il miglior affare, ma è bene stare sempre molto attenti perché i truffatori approfittano proprio del desiderio di staccare un po’ e rilassarsi per proporre falsi alloggi in località eccezionali e a prezzi stracciati. Ecco che si moltiplicano segnalazioni di truffa della casa vacanza a Capodanno, ma cos’è e come difendersi?
Case convenienti a Capodanno: attenzione alla truffa
Tra le truffe con annunci falsi, uno dei casi recenti è stato quello di un siciliano che si è finto proprietario di uno chalet di lusso a Chamonix con 5 camere dove trascorrere il Capodanno. L’offerta ha attirato l’attenzione di una donna, socia di un’agenzia di viaggi che, dopo aver versato 7.200 euro tra acconto e saldo, ha scoperto che l’abitazione non esisteva. O meglio l’esterno c’era, ma era di proprietà di uno scozzese e non era in affitto.
La donna aveva trovato l’annuncio su un noto sito di affitti. L’offerta era corredata da molte recensioni positive sia di italiani sia di stranieri. Il falso proprietario le aveva inviato foto dell’esterno e dell’interno dello chalet e le aveva dato il nome e il numero di telefono della persona che avrebbe consegnato le chiavi della casa ma, dopo il pagamento, i numeri telefonici sono risultati inattivi.
Chiamato il Comune di Chamonix, la donna è riuscita a risalire allo studio d’architettura che aveva ristrutturato l’immobile dell’offerta. Così ha scoperto che le foto dell’esterno corrispondevano effettivamente a uno chalet a Chamonix, che però non era in affitto. Quelle interne erano probabilmente di un altro immobile.
Vittime di un caso simile sono stati dei ragazzi che volevano affittare un appartamento a Riccione. Dopo lunghe trattative online e per via telefonica, ai giovani è stato proposto di dare un acconto di 300 euro per bloccare un appartamento con tv maxischermo e idromassaggio, in piena zona divertimenti per l’ultimo dell’anno.
Dopo aver versato il bonifico, alle vittime è stato dato anche un indirizzo per una visita concordata. Sul posto però, si sono presentati solo i truffati: diversi gruppi di ragazzi dalle Marche, dal Veneto e dalla stessa Romagna, nessun proprietario dell’immobile e nessun appartamento da affittare.
Un altro caso di truffa è lo scambio di casa, ovvero arrivati nel luogo di villeggiatura il proprietario dice che la casa ha avuto un problema e cambia l’alloggio con uno più brutto, quindi si è pagato per un servizio che non si avrà. Una pratica diffusa è anche il phishing all’interno delle app di prenotazione. Vengono inviati link che rimandano a un sito molto simile a quello originale che ruberanno i soldi del versamento.
Come difendersi dalle truffe delle case vacanza
La Polizia avverte continuamente la popolazione a fare attenzione alla truffa per fregare i turisti con super offerte di appartamenti in affitto inesistenti o non veramente in locazione. Come si può evitare di cadere vittime di questi raggiri?
La prima raccomandazione della Polizia postale è di “non concludere mai accordi e pagamenti al di fuori di piattaforme ufficiali”. Prima di versare dei soldi, si consiglia inoltre di “esaminare sempre, attraverso un comune motore di ricerca, le recensioni fornite da altri utenti e non solo quelle pubblicate direttamente sul sito”.
Occhio a chi dice di essersi trasferito all’estero, cerca di concludere in fretta la prenotazione e chiede il versamento su un conto internazionale. Bisogna fare attenzione, anche se si sta usando un’app ufficiale, a chi propone di uscire dall’app per farvi risparmiare sui costi di prenotazione. Le piattaforme ufficiali garantiscono protezione in caso il proprietario sparisse con la caparra, cosa che non avviene se si sceglie di pagare privatamente.
Sono sospetti anche i casi in cui un proprietario invia un contratto formale per pochi giorni d’affitto. Solitamente non si stipulano accordi scritti per questo tipo di locazioni, se viene proposto potrebbe essere un segnale di una truffa: il finto proprietario vuole apparire più credibile proponendo una falsa certificazione. Attenzione infine se viene indicata solo un’email e nessun contatto telefonico.
Altri suggerimenti per difendersi da questo tipo di truffe sono:
- controllare l’esistenza dell’immobile su google maps, verificando che effettivamente ci sia una casa corrispondente alle descrizioni e alle foto all’indirizzo indicato;
- verificare i dati che vengono forniti, per esempio tramite l’Iban si può risalire al luogo in cui si trova la banca;
- cercare le foto della casa su Google Lens che mostrerà tutti i siti in cui compaiono, così si scoprirà se le immagini sono state rubate da un altro annuncio.