Il nuovo SUV McLaren si farà, voltando un po’ le spalle a ciò che era stato recentemente preventivato. Dopo il cambio alla guida della Casa britannica, con Michael Leiters che ha preso il posto dell’ex Ceo Mike Flewitt, a cambiare è anche il paradigma, con il nuovo leader che ha deciso di stravolgere i piani parlando di un nuovo compatto in arrivo. La data del lancio è ancora lontana, così come lontano è il progetto del SUV che a oggi è delineato solo in un aspetto: sarà ibrido. Da Woking però i lavori sono tutt’altro che pronti a partire, perché prima di mettere mano al concept ci saranno da sbrigare alcuni aspetti non di poco conto.
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Il SUV McLaren che divide
Da una parte la “corrente” Flewitt, dall’altra quella Leiters. Ad avere la meglio in un primo momento era stata la prima, con le intenzioni dell’azienda che era riposte nelle parole ben chiare dell’ex Ceo che aveva sottolineato che l’idea del SUV non era in discussione. Ma come spesso capita nei cambi di leadership nelle grandi aziende, a cambiare sono anche le correnti di pensiero che portano con sé novità.
E una delle più importanti sembra essere proprio quella legata a un compatto made in Woking, uno di quelli difficili da vedere in passato e che ben presto potrebbe diventare realtà. Leiters, infatti, ha sottolineato l’importanza di stare al passo con i tempi, seguendo quelle che sono le richieste del mercato del momento. E il SUV, nonostante sia un pensiero molto lontano rispetto alle canoniche vetture McLaren, è una di queste.
Ecco allora che tra i britannici ha preso piede questo pensiero, produrre un’auto più spaziosa e più pratica, più comoda e al tempo stesso prestazionale. Riassunto in una parola: SUV.
Gli ostacoli da superare per il SUV
Ma il SUV è fin qui allo step del pour parler, perché di reale in mano c’è ancora ben poco. L’intenzione è di certo quella di optare per un modello ibrido plug-in che consentirebbe a McLaren di utilizzare uno dei suoi motori attuali, come il V-6 PHEV dell’Artura o il più potente V-8 PHEV, in fase di sviluppo per sostituire la 750S.
Prima di tutto però dovrà essere cercato un partner strategico che possa permettere di mettere a punto la produzione del compatto. Il Financial Times ha riportato un’indiscrezione secondo la quale la Casa avrebbe avviato dei negoziati con diversi marchi tra cui BMW, Geely, Hyundai e Lucid. Tra questi, però solo BMW disporrebbe di una piattaforma compatibile per la combinazione di combustione ed energia elettrica.
Una scelta non di poco conto, perché l’uno o l’altro partner porterebbe a costi di produzione che potrebbero aumentare o diminuire in base alle strade intraprese. Soprattutto per i costi di integrazione nel McLaren Production Center che si dedica maggiormente alle supercar.
Di certo una situazione che verrà risolta nei prossimi mesi, ma che non velocizzerà di certo l’arrivo del SUV nel futuro prossimo. Per il compatto, infatti, ci sarà da attendere parecchio. Quel che è certo è che il prezzo sarà da capogiro, col compatto McLaren che potrebbe inserirsi sul mercato nella fascia di lusso a non meno di 350.000 euro.