Andrea Cavallari condannato per la strage di Corinaldo in fuga con la fidanzata, la replica dell'Università

L'Università si difende dopo le polemiche scaturite dall'evasione di Andrea Cavallari, condannato per la strage di Corinaldo. Era in permesso premio

Pubblicato:

Andrea Cavallari, condannato per la strage di Corinaldo, è riuscito a evadere approfittando del permesso premio per conseguire la laurea in Giurisprudenza a Bologna. Dopo le critiche e le polemiche, con una replica l’Università ha chiarito che le misure di sicurezza spettano ai magistrati e non all’ateneo, difendendo il programma di studio dedicato ai detenuti.

L’Università sul caso di Andrea Cavallari

L’eclatante evasione di Andrea Cavallari, condannato per la strage di Corinaldo, avvenuta mentre era in permesso premio per discutere la laurea in Giurisprudenza a Bologna, ha prodotto pesanti strascichi e polemiche.

L’ateneo, attraverso il rettore Giovanni Molari, ha prodotto una replica in cui ha puntualizzato quelle che sono le responsabilità sul caso, oltre a difendere il proprio programma di riabilitazione e formazione di detenuti.

andrea cavallari strage corinaldo universitaIPA

Il rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari

“La decisione di essere accompagnati alla laurea con la scorta è in capo al magistrato di sorveglianza, negli ultimi anni abbiamo avuto casi di lauree con la scorta, ma non spetta a noi” ha sottolineato il rettore. “La parte inerente la gestione degli esami è stabilita dall’autorità giudiziaria, quindi non c’è nessuna interazione con l’università”.

Il programma per i detenuti

Il rettore dell’Università di Bologna ha poi difeso il percorso formativo per detenuti, utile alla riabilitazione sociale. “Non abbiamo numeri elevati, circa 60 studenti, che frequentano i nostri corsi. Circa il 50% completa gli studi a Bologna, gli altri si fermano o vanno altrove, spesso perché escono dal carcere o vengono trasferiti in altre strutture” ha ricordato.

Le polemiche sono confluite in particolare attorno alla questione dei permessi premio, ma il garante dei detenuti Roberto Cavalieri invita a non demonizzare.

“L’aspetto su cui dovremmo riflettere è la totale assenza di percorsi dedicati alle vittime, capaci di riconoscerle pienamente e di stimolare negli autori dei reati una reale assunzione di responsabilità” ha puntualizzato. “Pertanto, occorre chiedersi se la giustizia riparativa potrebbe rendere percorsi detentivi come quello di Cavallari più significativi e realmente trasformativi, soprattutto in vista della concessione dei benefici”.

In fuga anche la fidanzata di Cavallari

Nel frattempo, come riporta Ansa, è emerso che da giovedì 3 luglio non si hanno più notizie nemmeno della fidanzata di Andrea Cavallari.

In base a quanto ricostruito, dopo la proclamazione il 26enne condannato per la strage di Corinaldo sarebbe rimasto soltanto in compagnia della ragazza, con la quale si sarebbe allontanato, rendendosi insieme a lei irreperibile.

La strage di Corinaldo

Andrea Cavallari è stato condannato in via definitiva a 11 anni e 10 mesi per la strage avvenuta nel 2018 alla discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, in provincia di Ancona, ed è attualmente latitante.

Dopo aver ottenuto per il 3 luglio un permesso dal carcere della Dozza per laurearsi in Giurisprudenza all’Università di Bologna, il 26enne si è dato alla fuga e risulta ricercato da giovedì scorso.

Cavallari faceva parte di una banda che la notte dell’8 dicembre 2018 scatenò il panico spruzzando spray urticante durante un tentativo di rapina, provocando indirettamente la morte di sei persone e il ferimento di altre 59.

andrea cavallari strage corinaldo iStock/ANSA